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di Margherita Paolini
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affitti universitari: ecco una guida al regolamento e ai diritti dei fuorisede

La realtà del caro affitti anche quest’anno sembra essere destinata a mietere numerose vittime soprattutto nelle grandi città. Roma e Milano detengono il primato delle sedi dove studiare e vivere costa maggiormente: infatti il canone mensile per una singola si attesta intorno ai 500 euro e può lievitare in vicinanza dei poli universitari.

In considerazione delle cifre da capogiro che ogni mese i fuorisede sono costretti a sborsare vale la pena di conoscere le regole relative ai contratti e i diritti di cui gli studenti possono avvalersi. E’ il quotidiano QuotidianoNazionale a fornirci qualche dritta. Ecco una guida rapida a come comportarsi.

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VISITE DI PERSONA- La ricerca dell’appartamento o stanza inizia, nella maggior parte dei casi, su Internet. Infatti il web offre le prime informazioni utili per individuare la zona di interesse e la tipologia di sistemazione per la quale si intende optare. Ma una volta compiuta una prima scrematura, e selezionate alcune possibilità di scelta, occorre recarsi in loco e visitare di persona gli appartamenti, magari accompagnati da un genitore. QuotidianoNazionale denuncia infatti che sono sempre più frequenti i casi in cui le foto non sono affatto vicine alla realtà: sono spesso ritoccate o scattate molti anni prima. I proprietari di casa, poi, possono richiedere forti somme come acconto sull'affitto, senza dare però informazioni sullo stato degli impianti e degli elettrodomestici, che possono rivelarsi malandati: questi comportamenti disonesti possono essere evitati solo dopo un'attento controllo.

ATTENTI AI PROPRIETARI EVASORI- Secondo un’analisi recente condotta dalla Cgil e dal sindacato degli inquilini Sunia, sono quasi tre quarti degli studenti fuorisede a pagare in nero una parte o l’intero canone affittuario. Così, mentre le tasche dei proprietari imbroglioni si rimpinguano di denaro non versato regolarmente allo Stato, i giovani inquilini si illudono di aver contrattato con quest’ultimi delle cifre convenienti e più economiche di quelle previste da una regolare registrazione di contratto. Ma si tratta di pura utopia. Quando, invece, il contratto è regolare i genitori dello studente hanno diritto a detrarre dall’irpef il 19% del canone di locazione versato, arrivando ad un rimborso fino a 500 euro annuali. L’imposta di registro può inoltre essere ridotta del 30%.

REGOLARIZZARE IL CONTRATTO- Nel caso in cui il proprietario di casa si rifiuti di firmare un contratto regolare, potete procedere voi stessi alla registrazione di questo, anche in assenza del proprietario. Infatti il D. lgs. N. 23 del 2011 consente di denunciare il proprietario alla Agenzia delle entrate ed ottenere un contratto regolare di quattro anni, potenzialmente raddoppiabili, e delle riduzioni dell’affitto mensile contemplandone persino il dimezzamento.

DIFENDI LE TUE GARANZIE- Il proprietario di casa non può, per legge, introdursi in casa senza preavviso o permesso e deve restituire la caparra agli inquilini al termine della locazione, fatta eccezione per danni apportati all’appartamento. La somma di denaro versata anticipatamente come cifra cautelare può essere maggiorata degli interessi legali, che nel 2013 sono stati del 2,5%. Inoltre, in caso di regole non rispettate dai proprietari, gli studenti fuorisede possono effettuare segnalazioni al numero 117 della Guardia di Finanza, o rivolgersi ad associazioni dei consumatori e degli inquilini, o ai sindacati che tutelano i loro diritti.

Hai esperienza diretta o indiretta di vita da studenti fuorisede? Raccontaci la tua commentando la notizia

Margherita Paolini