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Patente A, cambia l'esame ed è più difficile articolo

Ci sono novità per tutti gli aspiranti patentati: l’esame pratico per prendere la patente A1, A2 e A si rinnova ed è appena avvenuto il suo debutto ufficiale. Di sicuro non una prima verifica esaltante, considerando l’esito degli esami presso la Motorizzazione di via Laurentina a Roma: su 10 candidati ad essere promosso è stato un solo preparatissimo ragazzo. Infatti l’esame si è rivelato quasi impossibile da passare, aumentando in modo considerevole il suo coefficiente di difficoltà. Andiamo quindi insieme a capire cos’è successo durante la prima sessione dell’esame e cerchiamo di capire quali sono i consigli per non essere bocciati.

Nuovo esame della patente A: come è cambiato. Troppo difficile?

Un unico promosso su una rosa di 10 candidati, è questo che è successo la prima volta che è stato introdotto il nuovo esame della patente A presso la Motorizzazione di Roma Laurentina a metà gennaio. I due nuovi tracciati su cui gli aspiranti centauri devo dimostrare la loro idoneità sono pressoché impossibili e non hanno margini di errore, soprattutto perché svolti sotto gli occhi vigili e inflessibili degli esaminatori. Il primo tracciato prevede uno slalom tra cinque coni che sono posti a distanza molto ravvicinata, seguito dal transito in un corridoio stretto, il tutto in non più di 15 secondi. Mentre il secondo, addirittura più impegnativo, e da dover svolgere entro 25 secondi, consiste nell’effettuare uno slalom veloce per poi passare tra tre coni sistemati al centro della pista, infine di percorrere un secondo corridoio stretto a velocità sostenuta fino ad arrestare il veicolo in modo tale che la ruota anteriore superi il primo allineamento, ma non il secondo, questo è quanto riportato dal Corriere della Sera che era presente al primo collaudo dell’esame.
Far traballare anche solo un cono, sforare il tempo massimo o non effettuare alla perfezione la frenata richiesta sono sinonimi di bocciatura.

Nuovo esame patente A: tanti bocciati. Le parole del direttore della Motorizzazione

Questo nuovo sistema porta a un incremento della difficoltà della prova. È impegnativo, non ci sono dubbi. Ci vuole una grande preparazione tecnica.” A parlare è l’ingegnere Paolo Amoroso, direttore della Motorizzazione, che ha commentato la prima sessione del nuovo esame e ha poi continuato parlando dell’elevato numero di bocciati: “Penso che molto abbia giocato anche l’emozione per la novità”.
Quindi il nuovo esame va affrontato con grinta, senza scoraggiarsi davanti alla difficoltà dei percorsi, ma con un livello di preparazione pratica davvero eccellente se si vuole essere promossi a pieni voti.
Data pubblicazione 21 Gennaio 2019, Ore 13:38
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