
Moto e motorini, oltre che molto utili (soprattutto in città), per qualcuno possono essere una vera e propria passione. Sicuramente meno costosa di quella per le automobili. Poche migliaia di euro e ci si può mettere in sella a una 'dure ruote' di buon livello. Ma se l'appassionato in questione è un adolescente che, per ovvie ragioni (scuola su tutte) non può lavorare per pagarsi da solo il primo motorino, l'unica soluzione che ha a disposizione è convincere i genitori a comprarglielo. Ed è qui che iniziano i problemi. Ma con la giusta tattica e una buona dose di pazienza le cose potrebbero essere più facili del previsto
Partiamo subito col dire che l'operazione di convincimento dei genitori si divide in 3 fasi:
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- Il momento in cui gli chiediamo di comprarci una moto;
- Il processo di convincimento;
- La riuscita nell'intento e l'acquisto della moto.
Fase 1: il momento in cui chiediamo ai nostri genitori di comprarci una moto.
Diciamo che è la parte più significativa di tutta l'"operazione" in quanto bisogna dare un primo impatto decisivo ed efficace. E' importante però non usare assolutamente l'arroganza: la prima risposta da parte dei nostri genitori al 90% sarebbe un secco "NO"; è importante quindi non lasciarsi scoraggiare dall'esito negativo, bensì occorre insistere costantemente ma senza infastidire, altrimenti è finita...Andiamo ora al lato pratico: un consiglio utile è quello di non andare dai propri genitori e dire "Mi compri la moto?". Bisogna iniziare con un approccio più "educato". Dovete instaurare un vero rapporto confidenziale, basato sul dialogo e sull'analisi da più punti di vista. Inoltre, è fondamentale elencare tutti i motivi che dovrebbero spingere all'acquisto e i benefici che voi stessi ne trarreste. Se il genitore risponderà di no, non arrendetevi e fategli capire che per voi è importante, ma senza fare troppe scenate.
Fase 2: il processo di convincimento dei genitori.
Lo scopo di questa fase è far capire ai vostri genitori di avere una passione innata per le "2 ruote" e che per voi è davvero importante, ma tutto ciò dev'essere fatto senza pensare che sia un atto dovuto; dovrete prima dimostrare di essere persone mature. Perciò, la prima mossa la faremo noi, per metterci in buona luce dinnanzi agli occhi dei nostri genitori. Dovete quindi iniziare a porre delle "condizioni" ai vostri genitori, ma ciò dev'essere fatto implicitamente.Non vi venga in mente di andare da vostra madre e dirle "Se io ti sparecchio tu mi compri la moto?". Proprio NO. Per fare un esempio concreto, dovete iniziare a sparecchiare autonomamente, dovete riordinare assiduamente la vostra camera, aiutare (quando è possibile, senza ovviamente trascurare la scuola) in qualche lavoretto domestico.
Anche se il grosso lo farà la scuola: riportare una buona/ottima pagella è imprescindibile. Altro "trucco" utilissimo è entrare nell'ottica del genitore e scavare profondamente nella sua psicologia. Dovete capire come ragiona, cosa vuole sentirsi dire, cosa spera che voi facciate e di conseguenza contrattaccarlo con una mossa psicologica molto efficace. Se i genitori si decidessero a comprarvi la moto, voi sareste pronti per presentare i migliori argomenti a vostro favore.
Fase 3: la riuscita della missione e la moto è acquistata.
L'importante è non adagiarsi sugli allori. Se i genitori vedessero che, una volta riusciti nell'intento, voi ve ne infischiaste di tutte le promesse fatte in precedenza, essi si adopereranno affinché voi la moto non la tocchiate per l'eternità. Prima di potersi "distaccare" dai compiti obbligatori è meglio far passare del tempo. Inoltre è buona cosa rispettare tutte le regole del caso: come portare sempre il casco, non tornare troppo tardi la sera, non portare nessun passeggero senza casco. Ma la regola principale da osservare è la seguente: ascoltare tutte le avvertenze dei genitori.