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Le cose più assurde che possono succedere a un neopatentato (e come cavarsela) articolo

Uno dei principali sogni di ogni ragazzo che diventa maggiorenne è avere il prima possibile la patente per portare la macchina. E naturalmente avere anche il mezzo a disposizione. Mettere finalmente quella chiave nel quadro e partire alla conquista della città. Basta mezzi pubblici, basta genitori che ti accompagnano. La vera indipendenza inizia ora! Molto presto, però, ci si accorge che non è tutto rose e fiori. Le strade assomigliano a una jungla d’asfalto. L’imprevisto è dietro l’angolo. E non sempre si è pronti a fronteggiarlo. Specialmente quando si è alle prime armi. Esponendo sé stessi e gli altri al pericolo. Ecco le situazioni più frequenti in cui questo accade. Quelle che, prima o poi, ogni neopatentato si è trovato (o si troverà) a dover affrontare.

Acqua a catinelle

Ormai siamo abituati alle piogge torrenziali che colpiscono periodicamente le nostre città. E alle loro conseguenze sulle strade. Ma quando siamo al volante spesso ce lo dimentichiamo. Lo sanno tutti che sotto una pozzanghera c’è quasi sempre una buca e che a causa della velocità o della distrazione, quando ce ne accorgiamo è troppo tardi, rischiando di rimetterci pneumatici e sospensioni. Se invece sentiamo la macchina letteralmente “galleggiare”, si tratta dell’effetto chiamato “acquaplaning”: e allora nessuna reazione brusca, sterzo ben saldo nelle mani, frizione premuta fino in fondo e prima di ridare gas aspettiamo che l’auto sia già fuori pericolo.

Il parcheggio a ‘esse’

Immaginate questa scena: sabato sera, siete in centro, pronti a divertirvi. Ma non si trova parcheggio, tutti i posti sono occupati, gradualmente si spegne l’entusiasmo. Finché non intravedete un buco in cui infilarvi. In base ai vostri calcoli ci entrate al millimetro (o forse no?). Intorno a voi un branco di belve affamate, sotto forma di automobilisti, sperano che rinunciate dopo un paio di tentativi. È in quel momento che inizia la sfida del secolo: fare un parcheggio perfetto in retromarcia. Le regole d’oro: ti allinei alla macchina a fianco, fai marcia indietro, sterzi all’interno e poi ti sistemi.

Ghiaccio bollente

Neanche gli amanti del pattinaggio artistico gradiscono la sensazione che si prova quando si finisce su una lastra di ghiaccio. Di quelle che coprono le strade d’inverno. Voi proverete a frenare, ma sarà davvero difficile convincere l’auto a collaborare. Ma non tutto è perduto, basta toccare i ‘tasti’ giusti. Il segreto, in questi casi, è non fare scatti: procedere a bassa velocità, frenare e cambiare direzione sempre con manovre dolci e progressive.

Il semaforo giallo

Mi fermo in anticipo o passo sul filo di lana? Ecco il dilemma che divide gli automobilisti in prossimità di un semaforo che di colpo diventa giallo. Frenare bruscamente, con il rischio di farci tamponare dalla macchina che ci segue, soprattutto se la velocità è piuttosto elevata? Oppure accelerare, per superare l’incrocio prima che scatti il verde per gli altri? Se, poi, nei paraggi c’è traffico le variabili diventano troppe: uno stallo alla messicana che bisogna necessariamente risolvere nel giro di pochi istanti. In generale, meglio sempre fermarsi prima dello stop, se è possibile farlo in condizioni di sicurezza. Altrimenti, attraversiamo l’incrocio in maniera prudente e decisa.

Il pericolo corre sullo smartphone

I ragazzi ormai vivono in simbiosi con il proprio telefono cellulare. Un tempo, prima dell’avvento degli smartphone, mentre si era al volante al massimo poteva arrivare una telefonata o un SMS. Oggi, tra notifiche, messaggi, note audio, chat, le occasioni per distrarsi ci seguono per tutto il tragitto. E allora, come resistere alla tentazione di prendere in mano lo smartphone? L’importante è riuscirci: è vietato, oltre che pericolosissimo, usare il cellulare alla guida, se non con vivavoce o auricolari. Leggere un SMS può comportare anche 10 secondi di distrazione…e a 50 Km/h percorri un km e mezzo letteralmente alla cieca!

Arriva l’ambulanza: dove mi metto?

La sentite in lontananza, pian piano si avvicina, finché diventa indispensabile che gli facciate strada: la sirena dell’ambulanza è uno dei principali nemici del patentato alle prime armi. Specie se davanti e dietro di lui si è formata una lunga colonna di auto. Non sempre, infatti, è facile fare una manovra in spazi strettissimi, con pochi centimetri a disposizione. Il consiglio è mantieni sempre le distanze di sicurezza. Cinque metri non ti cambiano certo la vita, ma di sicuro possono salvarla.

La ripartenza in salita

È la tipica figuraccia in cui può incorrere il neopatentato: far spegnere la macchina quando si parte in salita. Imbarazzante se succede quando uscite da un parcheggio. Umiliante se siete fermi al semaforo e, ancora peggio, se siete il primo della fila. Un concerto di clacson partirà immediatamente, ricordandovi che la patente la danno proprio a tutti. Cosa fare allora? Tenete il freno a mano inserito, e mettete la prima. Premete l’acceleratore e la frizione finché non sentite la macchina vibrare ben salda. A questo punto via il freno a mano e rilasciate la frizione delicatamente.

Nebbia in Val Padana

Dietro un banco di nebbia potrebbe esserci di tutto: un pedone, un camion, un semaforo, il casello dell’autostrada oppure l’infinito. Il problema è che lo scopriremo centimetro dopo centimetro. Un effetto sorpresa che mette in ansia qualsiasi guidatore, figuriamoci un ragazzo che per la prima volta si deve confrontare con quella fitta coltre bianca. Non ci si può fermare così su due piedi (perché gli altri sono nelle vostre stesse condizioni): troppo pericoloso. Allora che fare? Il consiglio è sempre tenere una velocità moderata e, se ci sono, accendere i fendinebbia.

Ready2Go: il “Metodo ACI” per la sicurezza al volante

Casi limite ma più frequenti di quello che si possa pensare. Le situazioni elencate finora sono tutte diverse l’una dall’altra. Ma sono unite da un filo comune: la preparazione approssimativa che a volte un neopatentato possiede e la sua inesperienza alla guida, non tanto per portare la macchina in condizioni standard, ma per interpretare eventuali pericoli e intervenire di conseguenza.

Proprio per sopperire a questa lacuna, l’ACI (Automobile Club d’Italia) ha sviluppato il Network Ready2Go: un modo nuovo di fare scuola guida, che unisce la didattica tradizionale ai principi base della guida sicura. Un network di autoscuole che propongono un “Metodo ACI”: 8 moduli di lezioni teoriche, dall’impianto innovativo, a cui si affiancano 2 moduli pratici che simulano le diverse condizioni di guida, anche le più estreme, tessera ACI gratuita, manuali e esercitazioni su smartphone, simulatore di guida a disposizione e test drive prima dell’esame. Per preparare una nuova generazione di guidatori, realmente in possesso di conoscenze e di una cultura della sicurezza e della prevenzione.

Scopri le autoscuole in provincia di Roma su http://www.roma.aci.it/attivita/ready2go.html Informazioni generali su http://www.ready2go.aci.it

Data pubblicazione 23 Novembre 2018, Ore 9:40
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