
Anche adesso che il braccialetto elettronico è stato disposto sia per lo stalker che per la figlia. Raggiunta dal 'Corriere della Sera', la donna si è soffermata sul rapporto tossico che la figlia adolescente aveva instaurato con il suo ormai ex fidanzato. La vita sociale ridotta al minimo, e alcuni cambiamenti nello stile di vita hanno convinto la madre della 16enne ad agire, prima che fosse troppo tardi.
-
Leggi anche:
- 13 dicembre, Santa Lucia: perché si dice che è il giorno più corto?
- Natale, qual è il migliore panettone del 2023 al supermercato
- Sbaglia strada, automobile scende la scalinata della chiesa
La mamma che ha denunciato il ragazzo della figlia: “Fatto il mio dovere, non era amore ma solo possesso”
Dopo aver conosciuto quel ragazzo, la 16enne è cambiata radicalmente: ”Prima era tranquilla, spensierata. Andava a scuola, usciva con le amiche, da quando ha cominciato a frequentarlo tutto è cambiato. Non si truccava più, aveva modificato il modo di vestirsi perché lui l’accusava di essere troppo provocante, non uscivano perché lui sosteneva che non fosse necessario frequentare altri. L’estate scorsa non sono mai andati al mare, lui non voleva” ha spiegato la donna. Dei veri e propri comportamenti anomali assunti anche tra i banchi di scuola: ” Non aveva più la serenità per studiare. Lui la obbligava a mandargli messaggi ogni cinque minuti per avere la prova che fosse a lezione”.E, poi, continue richieste di messaggi e videochiamate per avere la prova che la ragazza non stesse con altri: ”Doveva fargli anche videochiamate a tavola per dimostrare che fosse con noi a pranzo”. E, ancora, ”le ha vietato un appuntamento dal cardiologo perché non voleva che a visitarla fosse un uomo”. Quando la madre ha provato ad avvicinare il ragazzo per parlargli questo le avrebbe risposto in modo offensivo, addirittura minacciandola. Allora la donna è provato un'altra strada: ”Mi sono rivolta ai suoi, la madre mi ha detto che erano questioni da risolvere tra ragazzi. Ma per me questo non è amore, è solo possesso”.
Come se non bastasse, dopo la denuncia e il divieto di avvicinamento di 300 metri imposto al ragazzo, la madre ha dovuto fare i conti con la rabbia della figlia: ”Era totalmente plagiata da lui. E all’inizio le cose non sono state facili. Lei mi rimproverava di averli allontanati, ma ho tenuto duro. La sua felicità viene prima anche del nostro rapporto: io ero sicura che con lui non sarebbe mai stata felice”. Per fortuna, con il tempo la ragazza ha saputo prendere coscienza della situazione: ”C’è voluto un po’ ma si è resa conto che era la decisione giusta. Lui non la può avvicinare, gli hanno imposto il braccialetto elettronico e per verificare che mantenga la distanza di 300 metri anche lei deve indossare un dispositivo di controllo. Da un po’ è molto più serena. Finalmente ci siamo riprese la nostra vita”.