
Lo scorso sabato la scuola media Murialdo è stata lo scenario dell’aggressione del genitore di uno degli studenti della scuola ai danni di Pasquale Diana, insegnante e vicepreside dell’istituto. Il docente è stato attaccato in seguito a un rimprovero fatto al figlio dell'aggressore il giorno precedente al pestaggio.
Questo episodio è solo un altro dei recenti casi che vedono un docente preso di mira, anche dagli studenti stessi. Ma quanto spesso fatti come quello della scuola media Murialdo accadono nelle scuole italiane?
La vicenda
Sabato 10 febbraio 2018 il vicepreside della scuola media Murialdo è stato picchiato dal padre di uno dei suoi studenti. Il risultato sono trenta giorni di prognosi per traumi ad addome e volto. Terminato questo periodo il docente potrà tornare a lavoro.L’episodio è scaturito da un rimprovero che il professore ha mosso al figlio dell’aggressore. Il vicepreside, svolgendo il suo lavoro, ha ripreso l’alunno in questione perché spintonava alcune compagne in fila davanti a lui, rischiando così di farle cadere. Per tutelare l’incolumità degli alunni il ragazzo è stato preso per il braccio e fatto allontanare.
Il giorno dopo questo episodio il padre ha deciso, ascoltata solamente la versione del figlio, di vendicare quello che ha visto come un torto ai danni del ragazzo. E sabato mattina si è presentato a scuola scagliandosi contro il vicepreside senza cercare nessun tipo di confronto verbale.
La procura di Foggia ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Il padre ha già un precedente per aggressione e adesso risulta indagato per lesioni aggravate. Potrebbero scattare delle misure cautelari. La ministra Valeria Fedeli ha condannato il fatto e ha chiamato il docente per esprimere solidarietà. L’insegnante, dal canto suo, aspetta solo di tornare a scuola per parlare coi ragazzi di ciò che è accaduto e del perché la violenza vada condannata sempre.
Prof e genitori litigano per un brutto voto? Succede eccome!
Secondo un recente sondaggio di Skuola.net su un campione di 1800 studenti di scuole medie e superiori datato dicembre 2016, è emerso che 8 genitori su 10 si presentano ai colloqui interessandosi dell’andamento scolastico dei figli. Nel 19% di questi colloqui sono stati espressi dai docenti pareri negativi rispetto all’andamento scolastico dei ragazzi. Il 7% dei colloqui andati male sono poi sfociati in una discussioneche in un caso su tre ha visto entrambe le parti, genitori e docenti, alzare la voce.Discussioni più o meno accese avvengono dunque anche durante gli ordinari colloqui organizzati da tutte le scuole almeno una volta per quadrimestre. C’è però anche chi è andato oltre il litigio: il 16% dei ragazzi ha dichiarato ci sono stati insulti o minacce da una parte o dall'altra. Ma circa 1 su 2 ha detto che si è arrivati anche ad episodi di aggressione fisica.
Nello stesso sondaggio il 24% dei ragazzi ha inoltre affermato di essere a conoscenza del fatto che, durante i colloqui genitori/figli dei propri compagni di scuola, i toni durante il colloquio si sono alzati fino ad arrivare al diverbio. Ma non finisce qui: un altro 7% ha detto che ci sono state aggressioni verbali o minacce, mentre il 5% è venuto a sapere di aggressioni fisiche, da parte dei genitori nei confronti dei prof e viceversa.
Secondo questi dati, quindi, i confronti tra docenti e genitori sfociano in liti in cui si arriva anche alle mani in un caso su due, pur se le volte in cui si giunge a liti accese sono relativamente poche. Quando accade, però, i dati confermano che non è così raro che la situazione degeneri.
Ilaria Roncone