
Aveva da poco scoperto l’esito negativo degli esami di riparazione. Una bocciatura arrivata per il secondo anno consecutivo. Poche ore dopo, la studentessa, 16 anni, si è lanciata dal quinto piano di un edificio, alla periferia di Latina, morendo poi in ospedale.
Gli esami si erano svolti il 27 e 28 agosto, presso un istituto superiore della città. Il giorno successivo, i docenti si erano riuniti in consiglio di classe e intorno alle 10 del mattino avevano deliberato l’esito finale. Il verdetto è stato poi comunicato via mail all’indirizzo dei genitori poco prima dell’ora di pranzo. Da quanto ricostruito, nel primo pomeriggio la giovane sarebbe rientrata a casa e, mentre la madre e il fratello stavano salendo, si è lanciata nel vuoto.
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La caduta dal quinto piano
Il volo dal balcone del quinto piano è stato fatale. Alcuni residenti hanno sentito un urlo improvviso, seguito da un tonfo. Immediata la chiamata ai soccorsi: "Qualcuno si è buttato di sotto". Sul posto, riferisce 'Il Mattino', sono intervenute un’ambulanza, un’auto medica e diverse pattuglie della Squadra Volante.
La ragazza era priva di sensi. Nella caduta, aveva impattato su una rientranza dell’edificio prima di finire sul marciapiede. I soccorritori l’hanno trasportata d’urgenza all’ospedale. Le sue condizioni erano gravissime: fratture multiple, lesioni interne, milza e rene compromessi. È stata operata d’urgenza, ma non è riuscita a superare la notte.
Una seconda bocciatura, nessun biglietto
L’esame che aveva affrontato riguardava il recupero dei debiti formativi nella seconda classe di scuola superiore, che frequentava per la seconda volta. Le materie critiche, secondo quanto emerso, erano soprattutto quelle scientifiche. Anche l’anno precedente il giudizio era stato negativo.
Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, la studentessa non avrebbe lasciato messaggi né biglietti. I genitori, ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile, hanno riferito di non averle fatto pressioni. Anzi, le avevano proposto un cambiamento, anche valutando l’idea di un diverso indirizzo scolastico.
L’inchiesta è stata affidata alla Squadra Mobile della Questura. L’ipotesi principale è quella di un gesto volontario. I familiari, rientrati in casa pochi minuti dopo l’accaduto, non hanno potuto fare nulla per impedirlo.
La scuola e la città sotto shock
La notizia della morte ha sconvolto anche il personale scolastico. Alcuni docenti hanno spiegato che nulla faceva pensare a una situazione di fragilità. "Era una ragazza educata, aveva praticato sport, era seguita dalla famiglia", ha raccontato chi la conosceva. "Parliamo di una ragazza molto semplice, senza alcun tipo di problema".
Al cordoglio dei famigliari si è unita la sindaca di Latina: "La morte di un minorenne - ha detto la prima cittadina del capoluogo pontino - impone sempre momenti di riflessione, come comunità e come istituzioni, nella consapevolezza che ogni giovane ha un valore inestimabile, e che il nostro compito è quello di sostenerlo nel suo percorso di vita e di crescita".