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Tra serie tv, social ed esperimenti: nerd is the new “figo”

C’è anche una pagina Facebook da 150.000 fan che spiega che “Brutto e nerd is the new figo e palestrato”. I maturandi che il prossimo anno sceglieranno una corso di laurea inerente alle cosiddette STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics) non sono topi da biblioteca.

La nuova generazione di nerd si districa tra una serie tv del momento e l’altra, ha per mito Sheldon Cooper, protagonista della serie americana The Big Bang Theory, e conosce i social come le sue tasche. Questo ritratto emerge da una ricerca su circa 2 mila maturandi realizzata da Skuola.net in collaborazione con la rappresentanza Italiana della Commissione Europea. Il 65% di aspiranti giovani tecnici e scienziati lo fa per passione, un ulteriore 25% circa perché convinto che aiutino a trovare più facilmente un lavoro.

COVASSI: "INVESTIRE NELLE COMPETENZE DEI GIOVANI - "E hanno ragione, perché tra il 2013 e il 2025 si calcola che in Europa saranno circa 2.300.000 i posti di lavoro vacanti solo nel campo della scienza e dell'ingegneria" – spiega Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Ma sono sempre troppo pochi. La competitività e posizione dell'Europa nel mondo si gioca sempre di più sull'innovazione e la ricerca: per questo dobbiamo investire nelle competenze dei giovani. Con il progresso tecnologico e digitale crescono le opportunità lavorative che richiedono competenze nuove, pensiamo per esempio al settore Big data. Per questo abbiamo lanciato la campagna #EuFactor: per sensibilizzare i nostri giovani alle opportunità che offre il mondo STEM. "

TV E SCIENZIATI PER AMARE LE STEM - Ma perché i ragazzi non ne sono attratti? Chi all’università si terrà a distanza dalle STEM, lo farà principalmente perché non ama le materie scientifiche (58%) o perché le ritiene comunque troppo difficili (17%). Qual è quindi la chiave per invertire questa tendenza? La formula magica potrebbe essere questa: eccellenti professori di matematica, più Piero Angela in tv e astronauti italiani sempre nello spazio. Il 49% dei maturandi che dicono di voler scegliere le STEM, per esempio, hanno una considerazione dei loro insegnanti di matematica molto alta, tanto che li ritengono veri e propri idoli. Quasi il 10% in più rispetto ai loro coetanei che sceglieranno altri percorsi universitari. E per gli appassionati di scienza e tecnologia, Samantha Cristoforetti e Luca Palermitano non sono certo volti sconosciuti: il 56% di loro racconta di averne seguito le avventure nello spazio, contro il 42% circa dei futuri umanisti. Probabilmente a influire nella scelta del futuro dei teenager ci sono anche i loro programmi preferiti: il 71% di chi sogna le STEM racconta di essere un vero e proprio amante di documentari tipo Quark, contro il 60% degli altri.

NERD = THE NEW FIGO - I futuri scienziati e tecnici comunque sono lontani dall'immaginario comune dei topi da biblioteca. Hanno la stessa propensione degli altri a dedicare la maggior parte del proprio tempo libero ai rapporti sociali, fanno sport molto più degli umanisti ma un po’ meno dei camici bianchi, e sono tra i meno disposti a sacrificare il proprio tempo libero per lo studio matto e disperatissimo. La preparazione alle scienze può benissimo arrivare attraverso i social (EduTube vi dice qualcosa?) e attraverso, perché no, i videogames di cui i nerd sono dei bulimici fruitori.

SERIE TV E REALITY INFLUENZANO I NERD - Come accennato in precedenza, non va sottovalutato l’impatto delle serie tv o dei programmi televisivi in generale. The Big Bang Theory, la prima serie a presentare i cervelloni come dei personaggi pop, è la preferita infatti dai nuovi ingegneri e scienziati. Al contrario Grey’s Anatomy e i suoi medici da fotoromanzo sono i modelli ispiratori degli aspiranti camici bianchi. Chi frequenterà corsi di laurea di area umanistica e sociale, invece si appassiona maggiormente ai talent o ai reality show.

PIU' ESPERIMENTI PER AVVICINARSI ALLA SCIENZA - Ma in definitiva il ruolo fondamentale per indirizzare i ragazzi verso le STEM resta pur sempre alla scuola. Se invece di etichettare i quesiti di matematica come problemi si definissero quiz oppure se si spiegasse la fisica o la chimica attraverso esperimenti pratici, magari la situazione potrebbe essere migliore. Infatti quelli che all’università si cimenteranno con le STEM, rispetto agli altri, sono molto più propensi ad affrontare la mancata soluzione di un problema di matematica come una sfida con sé stessi, oppure sono molto più avvezzi a fare esperimenti per proprio conto o a cercare video di spiegazione di fenomeni scientifici su YouTube. Forse perché hanno incontrato docenti che in passato li hanno spinti a questo approccio.

GRASSUCCI: "SFORZO SISTEMICO PER INVOGLIARE PASSIONE ALLE STEM - "La ricerca testimonia che le chiavi per avvicinare i ragazzi alle STEM sono molteplici e richiedono uno sforzo sistemico che va oltre le sole istituzioni scolastiche – dichiara Daniele Grassucci, Head of Content and Communication di Skuola.net. Se infatti un buon rapporto con il docente di matematica è una chiave fondamentale, sembrano essere altrettanto fondamentali quei riferimenti culturali, dalle serie tv alle missioni spaziali, capaci di accendere passione e ispirazione rispetto allo studio di materie che al contrario appaiono asettiche."

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Tra serie tv, social ed esperimenti: nerd is the new figo