
“Potrebbe essere peggio... Potrebbe piovere!” recita una vecchia pellicola cinematografica. In effetti, la situazione per i giovanissimi d'Europa non sembra delle più rosee. Stando infatti al rapporto 'Child and adolescent mental health - The State of Children in the European Union 2024', stilato dall'UNICEF, sono circa 11,2 milioni gli adolescenti dell'UE che soffrono di un problema di salute mentale.
Parliamo di circa il 13% della popolazione, che ogni giorno ha a che fare con una patologia di diversa natura.
Molto dipende anche dall'età: l'indagine infatti dimostra come le persone di età compresa tra i 15 e i 19 anni siano maggiormente esposte al rischio di ansia e depressione.
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I disturbi mentali colpiscono indipendentemente dal genere
Numeri alla mano parliamo di 5,9 milioni di maschi e di 5,3 milioni di femmine, che si trovano a dover lottare contro una delle tante patologie del genere. Nella fascia che va dai 15 e ai 19 anni, circa l’8% soffre di ansia e il 4% di depressione. Più in generale, circa la metà (48%) di tutti i problemi di salute mentale a livello globale si manifesta entro i 18 anni, eppure molti casi rimangono non individuati e non trattati.
L'accesso alle cure è lento, gli investimenti scarseggiano
Ed è proprio questo uno dei punti su cui si concentra l'indagine. Nell’Unione Europea i dati indicano che, nel 2022, per quasi la metà dei giovani adulti (tra i 18 e i 29 anni) i bisogni di assistenza per la salute mentale non erano soddisfatti. E, attualmente, nei Paesi dell’UE gli investimenti nei servizi per la salute mentale sono esigui rispetto a quelli per la salute fisica. Per questo motivo, UNICEF invita gli Stati membri a porre maggiore attenzione su come affrontare le cause profonde dei problemi di salute mentale, attraverso iniziative di prevenzione e la promozione di stili di vita positivi.
Italia, preoccupa il tasso di suicidi tra i giovani
Un altro dato che certifica un malessere piuttosto diffuso è poi il declino del grado di soddisfazione dei giovani. In appena quattro anni, tale livello è sceso dal 74% circa del 2018 al 69% del 2022: ciò equivale a oltre 220mila ragazzi di 15 anni che in questo periodo di tempo hanno visto ridursi notevolmente il loro "apprezzamento" per la vita.
Ancora più drammatico, poi, il dato sui suicidi: nel 2020, 931 giovani tra i 15 e i 19 anni si sono tolti la vita, una media di 18 vite spezzate ogni settimana. In Italia, nella fascia d'età tra i 15 e i 19 anni, tra quanti si sono tolti la vita nel periodo che va dal 2011 al 2020, il 43% erano ragazzi e il 36% ragazze.