
Sarebbe morto dopo avere inalato la cosiddetta 'droga della risata', il 26enne di Alessano, in Salento, tragicamente scomparso la sera del 17 novembre.
E' questa, come riportato da 'Il Corriere della Sera', l'ipotesi attualmente al vaglio dei carabinieri, che in queste ore stanno tentando di ricostruire le ultime ore di Pierpaolo Morciano, morto la sera del suo compleanno in circostanze sospette.
Indice
La ricostruzione
Nella sera di domenica 17 novembre, Pierpaolo Morciano stava festeggiando il suo 26esimo compleanno, in strada con i suoi amici, quando all'improvviso si è accasciato a terra.
Proprio gli amici hanno prestato i primi soccorsi, chiamando aiuto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un'ambulanza del 118: tuttavia i tentativi di rianimare il giovane sono risultati vani.Stando alle prime ricostruzioni, il giovane avrebbe inspirato del gas esilarante e proprio questa sarebbe la causa alla base del decesso.
Si tratta, però, solamente di un'ipotesi: fondamentali saranno l'audizione degli amici di Pierpaolo, presenti alla festa di compleanno e l'esito dell'autopsia sul corpo del giovane, in programma, come riporta sempre il quotidiano, il 20 novembre.
Solo allora sapremo se a ucicdere il giovane 26enne pugliese sia stata proprio la 'droga della risata'.
Cos'è la 'droga della risata'
La famigerata 'droga della risata' non è altro che un comune gas, chiamato in gergo tecnico protossido di azoto (N2O).
Solitamente viene impiegato ad alte concentrazioni nella pratica clinica come analgesico (quindi per alleviare il dolore dai dentisti, durante il travaglio e in ambito pediatrico) e come anestetico per alcuni interventi chirurgici.
Una volta inalato questo gas può provocare grande allegria, ed ecco perché molto in voga tra i giovanissimi. In questo caso, il protossido di azoto viene usato tramite riversamento, dalle bombole o flaconi, nei palloncini (balloons) che si possono acquistare anche già pronti da inalare.
Gli effetti collaterali della 'droga della risata'
Se assunto in dosi massicce, però, il gas esilarante può avere degli effetti collaterali letali. Lo spiega molto bene a 'La Republica' il professor Carlo Locatelli, direttore del centro antiveleni di Pavia: “A basse concentrazioni può causare alcuni effetti collaterali come vertigini, nausea e mal di testa, ma a concentrazioni troppo elevate è pericoloso e può portare perdita di coscienza, depressione respiratoria e asfissia, cali di pressione, persino aritmie e morte per arresto cardiaco”, precisa Locatelli.
Che insiste: “A lungo andare, essendo una sostanza neurotossica, provoca alterazioni al sistema nervoso e anche cardiovascolari: questi sono gli effetti che danno la morte più rapida.
Alcuni vanno incontro a infarto, altri vomitano e con quello si soffocano. Certo è che, dopo un po’ di tempo, si rischiano mielopatie e psicosi, mentre sotto l’aspetto cardiovascolare si può arrivare all’infarto”.
“A noi questa droga preoccupa molto, soprattutto per l’uso crescente che ne fanno i ragazzi – conclude Locatelli -. Si tratta di una sostanza tossica, che provoca morte, e in ogni caso ci danneggia: ci sono persone rimaste paralizzate, perché hanno riportato danni al midollo spinale; altre, a forza di inalarla, non sono più in grado di ragionare.
Ai ragazzi voglio dire di fare attenzione perché il rischio è grande: enorme. E per divertirsi tutto ciò non vale la pena”.