
Una maturità più semplice? Lo scopriremo solo vivendo. Al momento, però, le prime impressioni dei diretti interessati rispetto al decreto di riforma dell’esame, appena varato dal Consiglio dei Ministri, sono più che positive. Infatti, il 51% degli studenti - dei circa 500 raggiunti da un sondaggio a caldo effettuato dal portale Skuola.net - promuove appieno la nuova formula dell’esame di Stato. Solo il 26% resta fedele al modello tradizionale, mentre per 1 su 4 il cambiamento potrebbe essere quasi impercettibile.
Indice
- Il 71% degli studenti promuove la stretta sull’orale: “Chi non si presenta è giusto che sia bocciato”
- Meno materie al colloquio, niente materiali d’appoggio: due su tre vedono un esame più sereno
- Commissioni ridotte a cinque membri: per molti non sarà un aiuto
- Tra entusiasmo e perplessità: il dibattito degli studenti resta acceso
Il 71% degli studenti promuove la stretta sull’orale: “Chi non si presenta è giusto che sia bocciato”
Tra gli elementi più apprezzati, spicca sicuramente la nuova configurazione del colloquio orale, che raccoglie il consenso di una netta maggioranza. In particolare, le nuove regole prevedono la bocciatura per chi si rifiuti volontariamente di sostenere l’interrogazione davanti alla commissione. E per gli studenti questa decisione sembra essere più che corretta: è il 71% a dirsi favorevole, mentre appena un terzo si dichiara contrario.
Meno materie al colloquio, niente materiali d’appoggio: due su tre vedono un esame più sereno
Per quanto riguarda, invece, le modifiche all’impianto dell’esame vero e proprio, emergono opinioni più sfumate, pur con una prevalenza di consensi. Ad esempio, la riduzione delle materie oggetto del colloquio orale - i maturandi dovranno cimentarsi solo con quattro discipline, decise mesi prima per i vari indirizzi - e il contemporaneo abbandono del materiale proposto dalla commissione come spunto di partenza del colloquio stesso sono percepiti come un vantaggio evidente: ad accogliere favorevolmente il cambiamento sono circa 2 studenti su tre, che vedono in questa scelta una formula più serena e meno stressante.
Su questo punto, però, non mancano i dubbi: il 22% degli intervistati ritiene che la riforma cambi poco o nulla, mentre il 19% teme che la concentrazione su meno materie possa rendere l’esame più approfondito e, quindi, più impegnativo.
Commissioni ridotte a cinque membri: per molti non sarà un aiuto
Maggiore cautela anche sulla composizione ridotta del numero dei commissari, che scende da sette a cinque: quattro docenti più il presidente di commissione. Solo il 32% degli studenti, infatti, ritiene che questa modifica renda l’esame più facile, mentre il 28% la percepisce come un potenziale ostacolo, prevedendo che con tale struttura i docenti saranno più attenti a quello che dicono i maturandi. Per il restante 40%, invece, l’impatto sarà minimo.
Tra entusiasmo e perplessità: il dibattito degli studenti resta acceso
Gli stessi studenti, però, non si sono limitati a dare i voti alla riforma con dei freddi numeri. La stessa Skuola.net, infatti, li ha stimolati ad argomentare le loro posizioni. E le risposte non sono mancate di certo. Dando vita a un dibattito dal quale emerge un quadro in chiaroscuro, a conferma del fatto che, nonostante le prime valutazioni positive, la maturità resta un momento che suscita opinioni contrastanti.
“Sinceramente questo cambiamento lo trovo giusto, pienamente d'accordo. Le immagini erano fuorvianti ed è giusto valutare tutto il percorso”, scrive un utente. “4 materie a gennaio così le altre non si studiano più. Senza documento che si fa? Interrogazione su tutto? Che caos. Ogni anno peggio”, commenta qualcun altro.
In molti navigano ancora nel mare dell’incertezza: “Togliere l’immagine direi che è stata la scelta più saggia, come anche definire solo 4 materie e con anticipo”, “Rimane il dubbio però a questo punto su come verrà affrontato l’orale”, “Domande casuali su tutto il programma delle 4 materie?”, “Si può portare un argomento e partire da quello facendo vari collegamenti?”, “Si torna alla tesina?”, sono solo alcune delle incognite evidenziate dalle ragazze e dai ragazzi.
Proprio quest’ultima evenienza - il ritorno della tesina, difficile ma fino a prova contraria non impossibile - è quella che stuzzica di più la fantasia dei futuri maturandi: “Secondo me la tesina è la strada migliore - sottolinea uno studente -, alla fine uno sceglie un argomento a piacere e parla di quello nell'ambito delle varie materie, se uno trova un argomento a cui tiene trova la tesina anche divertente”.