
Risparmio e sicurezza non vanno mai d’accordo. Eppure, quando si organizza una gita scolastica, la seconda finisce troppo spesso in fondo alla lista delle priorità. E ancora una volta, è servita una tragedia per riportarla al centro del dibattito.
L’incidente avvenuto il 19 maggio nel Comasco – costato la vita a una maestra – riaccende i riflettori su un tema tanto cruciale quanto spesso poco considerato: quello della sicurezza nei viaggi d’istruzione.
Una questione tutt’altro che secondaria, anche se molte scuole, nella pianificazione dell’itinerario, tendono ancora a considerarla un dettaglio accessorio, focalizzandosi principalmente sugli aspetti economici.Pullman batte tutti: è il mezzo più usato
Come emerge dai dati dell’Osservatorio gite scolastiche di Skuola.net, infatti, sembra proprio che la parola d’ordine, quando si organizza una gita scolastica, sia il “risparmio”. Partendo proprio dal mezzo di trasporto più gettonato per raggiungere una meta turistica, il bus. Opzionato per “muovere” oltre il 50% degli studenti, il pullman è stato nettamente la soluzione più diffusa quest’anno. Come, del resto, in passato.
A distanza siderale le altre alternative. Circa 1 alunno su 4, stando ai risultati dell’indagine, ha preso l’aereo. Solo il 13% si è spostato in treno. L’8% è salito a bordo di una nave, tra traghetti, aliscafi e scafi a lunga percorrenza. E, allora, appare quasi fatale che accadano tragedie come quella di Lomazzo. Anzi, vista la quantità di gite ogni giorno in transito sulle nostre strade è come se ci fosse una buona stella a vegliare sugli studenti.
Gite scolastiche: risparmio vs sicurezza
Alla base di tale dinamica, c’è una combinazione di più fattori. Prima di tutto, si tratta di un mezzo che garantisce una discreta flessibilità dell’itinerario: a differenza del treno o dell’aereo, infatti, il pullman consente un ampio margine di manovra nella scelta di tappe, orari e percorsi: può partire direttamente dalla scuola e arrivare alla destinazione finale, evitando cambi e attese. E, ultimo ma non ultimo, è più economico della concorrenza.
Organizzare una gita in pullman è generalmente più vantaggioso rispetto ad altri mezzi a lunga percorrenza, soprattutto quando si tratta di gruppi numerosi come possono essere, appunto, le scolaresche: in questi casi il prezzo può essere facilmente suddiviso tra i partecipanti, rendendolo accessibile anche per le famiglie con budget limitati.
E se da un lato l’economicità sembra essere l’elemento preponderante a cui devono sottostare gli studenti, dall’altro la sicurezza trova ben poco spazio nelle scelte degli istituti. Numeri alla mano, i costi incidono sull’organizzazione delle attività per quasi 1 scuola su 4, mentre appena il 3% guarda con attenzione alla sicurezza. Anche se, poi, la stragrande maggioranza non bada né all’uno né all’altro aspetto: il 69% organizza la trasferta optando per tutte quelle località che possano offrire spunti da un punto di vista culturale.