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giornata internazionale donne vittime violenza sessualeLa violenza sulle donne è una piaga sociale che non tende a rimarginarsi: oltre 5 mila i casi di violenza sessuale compiuti nel 2021, e il 92% delle vittime sono state donne. E' quanto emerge dal rapporto stilato dal Servizio Analisi Criminale della Polizia di Stato sulla violenza di genere in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

Un trend in crescita assai preoccupante: nel corso dell'ultimo anno in quasi un caso su tre (29%), le donne vittime sono state minorenni.

Un dato che si aggiunge a quello generale dei “reati spia”, ovvero quei delitti espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna. Tra questi i più attenzionati dalle nostre autorità sono gli atti persecutori (il 74% delle vittime sono donne), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (82%) e, appunto, le violenze sessuali.

Stalking, violenza sessuale e maltrattamenti tra familiari o conviventi: la maggioranza delle vittime è donna

Il 2021 è stato l’anno in cui si è assistito a un incremento generale per ciò che riguarda il numero di delitti commessi e l’incidenza delle vittime di genere femminile. Il 74% degli atti persecutori, quali lo stalking, è stato commesso ai danni di donne; dei 22.602 casi di maltrattamenti contro familiari e conviventi, l’82% delle vittime erano donne. Infine, ben il 92% del totale complessivo dei casi di violenza sessuale ( 5.004 casi nel 2021) sono persone di genere femminile. Un dato, quest’ultimo, su cui poniamo una certa attenzione in quanto svela un’altra preoccupante percentuale: il 29% delle donne vittime di violenza sessuale è minorenne. In particolare, le regioni con il più alto tasso di incidenza dei reati di violenza sessuale, rapportati alla popolazione, residente sono l’Emilia Romagna, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia. Calabria, Basilicata e Abruzzo, invece testimoniano valori più bassi.
Tutto questo è solo un assaggio di fronte a dati ancora più agghiaccianti e che riguardano gli omicidi volontari. Complessivamente, nel 2021 sono morte 119 persone di sesso femminile per omicidio volontario, circa il 40% delle uccisioni totali nell'anno. Ma analizzando il dato relativo all’ambito familiare/affettivo, la percentuale delle vittime donne si attesta al 70% dei casi (103 su 147) e, tra le persone uccise dal partner o ex partner, la percentuale di donne raggiunge il 91% (70 su 77).

Come difendersi: i servizi della Polizia di Stato

Non tutte le vittime di violenza denunciano o chiedono aiuto: per alcune di loro la paura di ritorsioni ancora maggiori è un muro troppo grande da riuscire a valicare. Un aiuto, in questo senso, proviene ogni giorno dalle forze di Polizia che con attività di ascolto e presidi nelle strade propongono l’alternativa a chi patisce discriminazioni e violenze di genere.
  • Campagna “Questo non è amore”: la Polizia mira a sviluppare maggior consapevolezza in tutta la cittadinanza ed in particolare nelle donne: con un camper stazionano nelle piazze e nei luoghi più frequentati per dare informazioni e assistenza alle vittime di violenza e maltrattamenti.
  • Stanze di ascolto: all’interno delle questure forniscono le condizioni migliori per un dialogo con la persona maltrattata, affinché questa possa entrare in empatia e denunciare le violenze subite.
  • ]Squadre mobili e divisioni anticrimine specializzate in reati di discriminazioni di genere con personale qualificato e formato per condurre denunce e aiuti psicologici.
  • Youpol: applicazione per cellulari in cui è possibile segnalare, anche in forma anonima, episodi di violenza domestica, cyberbullismo e spaccio di droga.
  • Consapevolezza in rete: sul sito web della Polizia si trova uno spazio ad hoc che descrive, da diversi punti di vista, la situazione normativa, le diverse forme di violenze di genere, le realtà culturali in cui spesso si creano le discriminazioni e le forme di tutela che la legge mette a disposizione.

Maria Zanghì