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Scuola "pericolante": la metà degli edifici è a rischio articolo

Dall’ultimo aggiornamento dell’Anagrafe dell'edilizia scolastica del Miur emerge che in Italia ci sono 40.151 edifici attivi, di cui 22.000 di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970. I nuovi dati comprendono un 17,8% in più di edifici analizzati, che nella precedente rilevazione risultavano inattivi.

Scuola "pericolante": i nuovi dati dell'anagrafe dell'edilizia

Quello che si legge è che, ad oggi, solo il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico (la prima norma che introduce in Italia l’obbligo del certificato di collaudo statico è la legge 5 novembre 1971, n.
1086, il 22,3% degli edifici senza questo certificato è costruito prima del 1970). Ben il 59,5% non ha quello di prevenzione incendi e il 53,8% non ha quello di agibilità/abitabilità. Solo il 78,6% delle scuole ha il piano di emergenza ed è il 57,5% degli edifici è dotato di accorgimenti per ridurre i consumi energetici. Le barriere architettoniche risultano rimosse nel 74,5% degli edifici.
Sono dati che dobbiamo migliorare. In fretta - ha dichiarato il Ministro Bussetti -. Stiamo lavorando celermente per dare risposte certe a ragazzi, personale scolastico e famiglie. Siamo al governo dal primo giugno e credo che abbiamo già dimostrato, in pochi mesi e con fatti concreti, la nostra attenzione a questo tema. La scuola è per milioni di cittadini una seconda casa dove devono potersi sentire sicuri”.

Interventi per una scuola più sicura

Da oggi, prosegue Bussetti, “Lavoreremo in stretta collaborazione con gli Enti locali per velocizzare le opere di manutenzione. - spiega il Ministro - "Abbiamo risorse da spendere che erano rimaste ferme. Oltre 7 miliardi. Abbiamo già sbloccato oltre 1 miliardo per l’antisismica e 1,7 miliardi per interventi di messa in sicurezza. Abbiamo semplificato le procedure di spesa grazie all’Accordo in Conferenza Unificata che ci consente di attribuire le risorse direttamente agli Enti locali, senza passaggi intermedi. L'Anagrafe da ora in poi, sempre grazie a questo Accordo, sarà aggiornata in tempo reale: non dovremo più attendere mesi o anche anni per sapere come stanno le nostre scuole. E sarà anche migliorata con una quantità maggiore di dati che consentiranno di lavorare al meglio per capire dove c’è maggior bisogno di intervento. Faremo tutto questo insieme e Regioni ed Enti locali che, va ricordato, sono proprietari degli edifici scolastici".
Il Ministero, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha avviato una mappatura satellitare degli edifici scolastici per poter verificare eventuali spostamenti, anche millimetrici, degli edifici scolastici negli ultimi 8 anni e far partire i necessari controlli.