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Studenti in classe

Se potessero scegliere, molti studenti metterebbero da parte – almeno per un momento – formule e analisi logiche per fare spazio a qualcosa di più urgente: sé stessi. Una necessità che trova riscontro anche nello stato d’animo con cui affrontano l’avventura scolastica. 

L’ansia, infatti, è il sentimento più diffuso tra i banchi: un “compagno” indesiderato che accompagna oltre la metà degli adolescenti negli anni della loro formazione.

E poi, ancora, insicurezza, invidia ed egoismo.

Non stupisce, quindi, che gli stessi studenti chiedano con forza di affrontare in aula tematiche legate al benessere psicologico e alla gestione dello stress.

È  questo il racconto che l’ultima rilevazione di AlmaDiploma – dal titolo “Profilo dei diplomati e loro Esiti a distanza, percorsi di orientamento e scelte nella scuola secondaria di I e II grado” – fa del vissuto scolastico dei diplomati del 2024. Un’analisi, ulteriormente approfondita dal portale Skuola.net, che aiuta a mettere a fuoco l’impatto del percorso scolastico sullo stato d’animo degli studenti, oltre a restituire una fotografia precisa dei loro desiderata sui temi da approfondire tra le mura scolastiche.

Indice

  1. L’ansia domina in aula (e non solo prima delle verifiche)
  2. Ragazze più sensibili, ragazzi più ottimisti?
  3. Benessere mentale a scuola? Sì, grazie
  4. Ma anche qui… cambia tutto tra maschi e femmine

L’ansia domina in aula (e non solo prima delle verifiche)

La classe, infatti, è vissuta non solo come luogo di apprendimento, ma anche come spazio in cui si manifestano paure, incertezze e tensioni a livello relazionale. E, come anticipato, sul podio delle emozioni negative l’ansia domina incontrastata: riguarda ben il 51% degli studenti.

Segue l’insicurezza, che coinvolge senza distinzioni quasi 1 alunno su 3. Mentre sul terzo gradino del podio le opinioni divergono in base al genere. Qui, le ragazze hanno indicato l’egoismo (25,4%, + 8,7 punti percentuale rispetto ai maschi), mentre i coetanei maschi la felicità (32,1%, +12,4 punti percentuale rispetto alle femmine).

Ragazze più sensibili, ragazzi più ottimisti?

In generale, infatti, se le femmine sembrano percepire un clima emotivo più teso e problematico, i ragazzi restituiscono più di frequente un'immagine più rilassata e generalmente ottimista dell’ambiente scolastico.

Le studentesse, per esempio, riconoscono l’ansia nei coetanei molto più dei ragazzi, con un divario di ben venti punti percentuali. A questa si affiancano altre emozioni negative -  anch’esse indicate in misura maggiore rispetto ai coetanei maschi - come insicurezza (+7,1%), egoismo (+8,7%) e invidia (6,1%).

Sul fronte opposto, gli studenti maschi tendono a descrivere i propri amici e compagni di classe con stati d’animo più positivi e sereni: felicità (+12,4 punti rispetto alle ragazze), tranquillità (+9%), spensieratezza (+8,1%) e fiducia (+7,9%).

Benessere mentale a scuola? Sì, grazie

A unire ragazzi e ragazze, però, è il desiderio condiviso di comprendere meglio non solo il mondo che li circonda, ma anche sé stessi. Da qui nasce la forte richiesta di affrontare in classe argomenti finora considerati “extra-scolastici”. Più della metà dei diplomati 2024, infatti, si è detta interessata a parlare di benessere psicologico (55,9%) e gestione dello stress e dei cambiamenti (50,8%).

Subito dopo, tra i temi che gli studenti vorrebbero affrontare a scuola, emergono l’educazione finanziaria (46,8%), l’educazione sessuale (43,4%), la situazione geopolitica attuale (33,8%), l’educazione alle relazioni (32,7%) e l’educazione alimentare, con attenzione anche alle patologie associate (27,8%).

Ma anche qui… cambia tutto tra maschi e femmine

Anche in questo caso, però, le differenze di genere sono evidenti: le ragazze mostrano ancora una volta una sensibilità maggiore verso i temi legati al benessere mentale (+18,8%), all’educazione alimentare (+10,9%) e alle discriminazioni di genere (+10,7%). I ragazzi, invece, si dimostrano più interessati a questioni come l’educazione finanziaria (+18,5%) e l’attualità internazionale (+7,1%).