
1 studente su 5 ha fatto uso almeno una volta di droghe leggere e qualcuno non si è fatto scrupoli a fumarle nemmeno tra i banchi di scuola. Dei fruitori di Cannabis, Hashish e Marijuana, il 30% afferma di aver iniziato solo per provocazione.
A spiegare il dato probabilmente anche la percezione che i giovani hanno delle droghe leggere: 2 su 5 non credono che chi ne faccia uso sia definibile “drogato”. Meglio legalizzarle? Sorprendentemente non tutti sono a favore: oltre il 40% non crede sia la soluzione migliore per combattere la criminalità. È quanto emerso da un’indagine di Skuola.net su un campione di circa 1500 studenti tra gli 11 e i 25 anni, proposta in questi giorni sulla scorta del recente dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere.
LEGALIZZALA SI, LEGALIZZALA NO
- Nel bel mezzo del dibattito sulla proposta di legalizzazione delle droghe leggere, l’opinione dei ragazzi al riguardo si spacca in una metà quasi perfetta: il 40% è contrario in quanto non crede che sia la soluzione giusta per combattere droga e criminalità, mentre un altro 41% sarebbe favorevole, ma per motivi diversi. Infatti, il 92% di questi ritiene che la legalizzazione darebbe un grosso colpo alla criminalità organizzata, mentre il restante 8% ha scopi meno nobili: con la legalizzazione potrebbe fumare liberamente e quanto vuole.
GIOVANI CONSUMATORI
- Infatti a confessare l’uso di Marijuana, Hashish e Cannabis almeno una volta della sua vita è circa 1 studente su 5. Di questi, 3 su 4 si dichiarano consumatori abituali. A preoccupare è il dato relativo a quel 21% di consumatori spinti non dal piacere personale ma dall’esigenza di conformarsi, cosi diviso: Il 17% per seguire gli amici, il 4% invece per non scontentare il partner amoroso. Oltre 1 ragazzo su 2 ha iniziato a fare uso di droghe leggere influenzato dagli amici, mentre circa il 30% afferma di aver iniziato solo come provocazione.
DROGA ANCHE A SCUOLA
- Il 27% dei ragazzi afferma tranquillamente che lui o un suo amico ha fumato uno spinello anche tra i banchi di scuola. Come hanno reagito gli insegnanti? Il 21% degli utilizzatori di droghe leggere anche a scuola afferma che i suoi professori hanno chiuso un occhio e fatto finta di niente, il 30% racconta che hanno preso provvedimenti disciplinari e il 6% dice di essere stato sgridato privatamente.
SPINELLO COME UNA SIGARETTA
- Allarmante è anche la percezione del fenomeno tra i più giovani. Per il 38% di loro fumarsi uno spinello non equivarrebbe a drogarsi. Probabilmente perché quasi 1 ragazzo su 2 è convinto che le droghe leggere non abbiano gli stessi effetti di quelle pesanti. Per il 55% di loro queste non sarebbero dannose quanto quelle pesanti anche provocando dipendenza così divisi: per il 40% sarebbero equiparabili ad alcool e sigarette e per il 9% non causerebbero nemmeno dipendenza.
LE CONSEGUENZE
- Eppure quasi 2 studenti su 5 conoscono bene le conseguenze dell’utilizzo di Cannabis, Hashish e Marijuana: danneggiamento provvisorio del sistema nervoso, fatica a studiare e perdita di memoria. Inoltre circa il 20% sa bene che solitamente chi inizia ad usare le droghe leggere passa senza troppa difficoltà anche a quelle pesanti. Solo il 13% è fermamente convinto che fumare droghe leggere non abbia conseguenze negative sull’essere umano.
Studenti e droghe leggere: ecco cosa ne pensano
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Serena Rosticci