Matteo Bortone
Autore
donne stem brillanti penalizzate sul lavoro rispetto agli uomini

Le donne ottengono risultati eccellenti nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), superando spesso i colleghi maschi in termini di voti e regolarità negli studi. Tuttavia, una volta varcata la soglia del mondo del lavoro, le ragazze si trovano ancora a fare i conti con disparità salariali e minori opportunità di carriera. Un paradosso che solleva interrogativi profondi sul ruolo della donna nella società contemporanea.

A segnalarlo è il Focus Gender Gap 2025, del Consorzio Universitario Almalaurea, che ha analizzato e confrontato le performance, formative e occupazionali, di donne e di uomini, sulla base dei Rapporti 2024, sul Profilo dei Laureati e sulla Condizione occupazionale, di 78 atenei.

Indice

  1. Donne e Università
  2. Donne e Mercato del Lavoro
  3. STEM: eccellenza e disparità
  4. Maternità che penalizza

Donne e Università

I dati del Rapporto 2024 sul Profilo dei Laureati di AlmaLaurea parlano chiaro: le donne rappresentano il 60,0% dei laureati del 2023, e di queste, il 64,0% si laurea in corso, contro il 57,9% degli uomini. Il voto medio di laurea delle donne è di 104,8 su 110, superiore a quello degli uomini (102,9), su tutti i gruppi disciplinari fatta eccezione per il letterario-umanistico.

Le studentesse sono spinte da forti motivazioni culturali (30,6% contro il 27,6% degli uomini) e svolgono un maggior numero di tirocini e stage (64,5% contro il 54,9% degli uomini). Inoltre, le laureate provengono più frequentemente da contesti familiari meno favoriti, sia culturalmente che economicamente.

Questo dato è molto importante, perchè dimostra che lo studio è anche uno strumento di riscatto sociale per le donne.

Donne e Mercato del Lavoro

Nonostante i successi universitari, le donne si scontrano con persistenti disuguaglianze nel mondo del lavoro. A cinque anni dalla laurea, il tasso di occupazione femminile è dell’86,8% e del 90,2% quello maschile. Le donne hanno meno contratti a tempo indeterminato (49,9% contro il 56,1% degli uomini) e più contratti a tempo determinato (17,0% contro il 9,9% degli uomini).

Il divario salariale, il cosiddetto "Gender Pay Gap", è un'altra criticità: a cinque anni dalla laurea, le donne guadagnano in media 1.711 euro netti al mese, contro i 1.927 euro degli uomini, con una differenza del 12,6%.

Non ci sono differenze sostanziali sulla soddisfazione espressa per il proprio lavoro, sennonché le donne su alcuni aspetti sono meno soddisfatte, come le prospettive future di carriera e di guadagno.

STEM: eccellenza e disparità

Anche nelle discipline STEM, dove la presenza maschile è ancora preponderante (58,6%), le donne dimostrano performance superiori. Hanno un voto medio di laurea più alto (104,5 su 110 contro 102,6) e una maggiore regolarità negli studi (58,1% contro 52,7%).

Tuttavia, anche in questo settore, il gender gap si fa sentire: il tasso di occupazione è del 90,1% per le donne e del 92,6% per gli uomini, e le donne guadagnano il 12,6% in meno rispetto ai colleghi maschi.

Le laureate STEM dimostrano una maggiore coerenza tra studi e lavoro (78,3% contro 75,1% degli uomini) e una forte motivazione culturale.  Il 68,2% delle donne, rispetto al 61,3% degli uomini intendono proseguire la propria formazione; ricercando lavori stabili, con utilità sociale, indipendenza e autonomia.  

Maternità che penalizza

La maternità aggrava ulteriormente le disuguaglianze. Il divario occupazionale tra donne e uomini con figli è di 18,2 punti percentuali, e il divario salariale raggiunge il 21,0%.

Skuola | TV
Wannabe Sick Luke, dalla Dark Polo Gang a Dopamina: ‘La trap l’ho inventata io, ora voglio stupire al microfono’

Ospite del vodcast YouTube di Skuola.net, il produttore che ha cambiato il suono della trap italiana si racconta tra ambizione, identità, paternità e la sfida di reinventarsi

Segui la diretta