
Tutti contro Elon Musk. Il Ceo di Tesla e ormai prossimo direttore del DOGE (Department of Government Efficiency) nell'amministrazione Trump, è finito nell'occhio del ciclone per via di alcune sue recenti dichiarazioni.
Tramite un post su 'X', la piattaforma social da lui gestita, Musk ha aspramente criticato i magistrati italiani, rei secondo il numero uno di Tesla di “non voler espellere gli immigrati clandestini”.
Le sue parole hanno trovato la pronta risposta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è sceso in campo difendendo a spada tratta i giudici italiani.
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Mattarella ed Elon Musk: lo scontro sul caso migranti
Tutto è nato dal caso migranti in Albania. In particolare, a scatenare la vicenda è stata la decisione dei giudici di Roma di far tornare in Italia i migranti detenuti nel centro di Gjdaer in Albania, come da accordi raggiunti dalla Presidente Meloni e dal Presidente Albanese Rama.
Per la seconda volta in pochi giorni, i giudici hanno annullato il trattenimento dei migranti del centro adibito dall'altro lato dell'Adriatico, facendoli ritornare in Italia, e rinviando alla Corte di giustizia europea il da farsi.
Nell'attesa, i sette migranti, di origine bengalese ed egiziana, sono stati dunque riportati in Italia.
“These judges need to go”, ovvero “Questi giudici devono andarsene”: questo il commento di Elon Musk a un post su 'X' che spiegava la dinamica dell'accaduto. Nella giornata di ieri, quindi, la pronta risposta del Presidente Mattarella.
Tramite l'account ufficiale del Quirinale, il Capo dello Stato ha tuonato: “L'Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che 'sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni".
In serata, poi, il chiarimento tramite Andrea Stroppa, referente del Ceo in Italia: “L'imprenditore Elon Musk esprime il suo rispetto per il presidente Mattarella e la Costituzione italiana. Così come ribadito in una amichevole conversazione avvenuta con la presidente del Consiglio Meloni nel pomeriggio. Tuttavia, l'imprenditore sottolinea che la libertà di espressione è protetta dal Primo Emendamento e dalla stessa Costituzione italiana. Pertanto, da cittadino continuerà a esprimere liberamente le proprie opinioni'', scrive l'esperto di cybersicurezza sempre su 'X'.
Musk torna all'attacco
Nel frattempo, Elon Musk torna di nuovo sulla vicenda, rispondendo a un suo follower che asseriva che "al governo di Giorgia Meloni in Italia non sarà consentito espellere gli immigrati clandestini". Il numero uno di X, Tesla e Space X, ha risposto così: "Questo è inaccettabile. Il popolo italiano vive in democrazia, prende le decisioni un'autocrazia non eletta?".
La grande fuga dalla piattaforma X: perché i vip stanno disattivando gli account?
In contemporanea, in molti hanno lasciato la piattaforma social perché contrari al modo di agire di Elon Musk. Primo fra tutti Stefano Belisari, in arte Elio e le Storie tese: "Riteniamo #ElonMusk un pericolo per la democrazia e la libertà. Non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda", invitando i fan, alla fine del post, a seguirli sugli altri social.
Poi è stata la volta di Piero Pelù: "Visto le pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da E. Musk ho deciso di chiudere il mio profilo sulla piattaforma “X” di sua proprietà" scrive su Instagram l'artista.
In precedenza, però, X ha visto la chiusura anche di un altro illustre account: quello del The Guardian, storico quotidiano britannico che ormai da tempo (dall'acquisto della piattaforma da parte di Musk) denunciava sul social un certo slittamento a destra e la proliferazione di disinformazione e di diverse teorie del complotto spargersi a macchia d'olio sulla piattaforma.
L'attività per le elezioni americane è stata la ciliegina sulla torta: "La campagna elettorale per le presidenziali americane è servita solo a sottolineare ciò che consideriamo da tempo, cioè che X è una piattaforma mediatica tossica e che il suo proprietario, Elon Musk, è stato in grado di usare la sua influenza per plasmare il discorso politico" scrivono i responsabili del quotidiano in quello che è evidentemente l'ultimo post dell'account su X.