
Rischiare la vita per l’alternanza scuola lavoro. È quello che è accaduto pochi giorni fa a un ragazzo di La Spezia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un caso di cattiva interpretazione dei tirocini formativi che tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori devono obbligatoriamente svolgere.
Nonostante il ministero dell’Istruzione in più di un’occasione abbia ribadito che non si tratta di un’occupazione né di uno stage ma di un periodo di apprendimento; l’occasione per osservare e comprendere le dinamiche del mondo del lavoro. Sinora, però si era parlato solamente di abusi, sfruttamento dei ragazzi, trascuratezza delle risorse da parte dei datori di lavoro. Oggi, però, le cose cambiano nettamente. C’è di mezzo la salute e l’integrità fisica di un adolescente affidato a un soggetto diverso dalla scuola.
Un lavoro da operaio specializzato affidato a un minorenne
Va bene il coinvolgimento nella vita d’azienda ma quello che è successo l’altro giorno all’interno di una ditta che si occupa di revisione e riparazione di motori nautici e industriali è decisamente troppo. Il giovane, un 17enne dell’istituto tecnico industriale “Capellini-Sauro” di La Spezia, stava manovrando un muletto per il trasporto dei materiali. Peccato che per portarlo serviva una patente specifica. Un lavoro da operai specializzati. Ancora non sono chiare le ragioni che hanno portato quel ragazzo a salire sul mezzo, la Asl del capoluogo ligure sta facendo le verifiche del caso. Ma non doveva assolutamente trovarsi lì. Sta di fatto che, dopo pochi metri, il carrello elevatore si è ribaltato schiacciando il ragazzo. Per lui tanta paura, una frattura alla tibia, un intervento chirurgico e 40 giorni di prognosi. Ma poteva andare molto peggio. E comunque resta l’estrema gravità dell’accaduto.
Sicurezza e formazione, per gli alternanti il tirocinio è un salto nel buio
Un episodio che, per forza di cose, riapre le polemiche sulla gestione dell’alternanza scuola lavoro da parte delle aziende. Al di là della scarsa utilità che molti studenti ancora riscontrano nei tirocini, anche capitoli come sicurezza e tutoraggio in tanti contesti rimangono un miraggio. Secondo l’ultimo rapporto sull’alternanza di Skuola.net, che si riferisce all'anno scolastico 2016/2017, appena 1 ragazzo su 4 (il 24%) riceve una formazione ad hoc sulle norme di sicurezza direttamente in azienda; nel 57% dei casi, invece, se ne occupa la scuola (in maniera, dunque, un po’ astratta), mentre addirittura 1 studente su 5 (19%) si mette al lavoro senza sapere come comportarsi in caso di pericolo. Una formazione che non avviene neanche in corso d’opera, visto che solo il 56% degli alternanti viene affiancato da un tutor aziendale per tutto il tempo; il 28% si deve accontentare di averlo per alcune ore; sempre meglio di quel 16% che si volta e non trova nessuno pronto a spiegargli le cose.Marcello Gelardini