
I prodotti glitterati contengono un’elevata quantità di microplastiche aggiunte intenzionalmente che vengono liberate ad ogni utilizzo. La misura adottata dall’Unione Europea riguarderà tantissimi articoli: dai cosmetici ai prodotti per la skin care, dai fertilizzanti ai materiali da calcio sintetici.
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Un’Europa più green contro le microplastiche
La svolta dell’Europa verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente avrà un impatto rilevante su un ampio spettro di prodotti. La direttiva è stata applicata già dallo scorso 15 ottobre e nei giorni precedenti, soprattutto in alcuni paesi come la Germania, si è assistito ad una vera e propria corsa per accaparrarsi le ultime scorte di glitter. Questi ultimi sarebbero responsabili della diffusione di microplastiche, particelle di polimeri sintetici o chimicamente modificati che si degradano lentamente, non si sciolgono in acqua e possono essere facilmente ingerite dagli esseri viventi, rischiando spesso di finire all’interno di alimenti e nell’acqua potabile.
Le microplastiche
Attualmente, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche stima che ogni anno vengano rilasciate circa 42mila tonnellate di microplastiche nell’ambiente. La loro diffusione ha un impatto allarmante sia sulla natura che sulla salute degli organismi viventi. Recentemente sono state individuate tracce di microplastiche all’interno di ecosistemi marini, nell’acqua potabile delle fontanelle pubbliche e in alcuni alimenti, come le cozze o il sale da cucina. Visti questi dati preoccupanti, è diventato indispensabile porre un freno all’emissione di microplastiche nell’ambiente.
Quali prodotti sono vietati
A risentire del divieto imposto dalla Commissione Europea sarà un ampio ventaglio di prodotti di vario genere. Tra questi non vi sono solo quelli contenenti glitter, ma anche altri oggetti di uso quotidiano che risultano essere una minaccia per l’ambiente e la salute.- Cosmetici: i prodotti di questa categoria che sono da poco diventati “fuori legge” sono ovviamente tutti i trucchi glitterati, ma anche detergenti con sfere esfolianti, scrub e altri cosmetici che prevedono di essere risciacquati e che contengono microplastiche;
- Prodotti per profumare la casa e alcuni ammorbidenti con microplastiche;
- Materiali granulari presenti sulle superfici sportive sintetiche con microplastiche;
- Fertilizzanti e prodotti per la cura delle piante con microplastiche.