
Siamo abituati a vederlo sempre indossare la veste del villain, ma lontano dal grande schermo Willem Dafoe ha rivelato un animo premuroso e sensibile. Lo dimostra anche il suo recente gesto di aprire una fattoria con l’obiettivo di regalare una vita migliore agli animali che ospiterà.
La sua idea sta facendo il giro del web, raccogliendo messaggi di supporto e ammirazione.
Indice:
La fattoria di Willem Dafoe
Willem Dafoe, uno dei pilastri di Hollywood, dopo aver vissuto per anni a New York ha deciso di trasferirsi in campagna insieme a sua moglie e ad una curiosa compagnia. L’attore ha deciso di costruire la sua fattoria “etica” in Italia, poco fuori Roma.
Lì ha creato lì un nuovo habitat che ospita animali esotici, capre, pecore, galline e tacchini, ma soprattutto greggi di alpaca, con cui Dafoe ha un rapporto speciale. L’attore ha dichiarato in un’intervista per ‘Vanity Fair’ che: “Sono meravigliosi, con ogni alpaca si sviluppa un rapporto unico e si impara a conoscere il loro modo di essere”.
La vita in Italia
Willem Dafoe ha ormai un rapporto molto stretto con l’Italia. Qui è dove ha conosciuto la sua attuale moglie, Giada Colagrande, attrice e regista italiana. L’Italia rappresenta per l’attore molto più di una seconda casa: è un posto in cui riesce a coltivare le sue passioni tra natura, arte e vita lenta.
Il legame con questo paese si è concretizzato con l’ottenimento della cittadinanza italiana.
Regalare una vita migliore agli animali: il progetto della fattoria
Dafoe ha dichiarato pubblicamente di seguire una dieta vegetariana: “Non mangio carne perché gli allevamenti sono una delle cause principali della distruzione del pianeta” ha rivelato a ‘Foodiamo’.
Nella sua fattoria, quindi, gli animali non sono allevati per il consumo della carne, ma per il “piacere di godere della loro compagnia e di dare loro una bella vita, anche se potrà sembrare ingenuo”, come ha dichiarato al ‘Guardian’.
L’acquisto della fattoria non è neppure un gesto di vanità, come ha sottolineato in un’intervista rilasciata per ‘Vanity Fair’: “Non è uno zoo dove la gente accarezza gli animali, ma un luogo vivo, una vera famiglia di cui mi prendo cura. Sono persone non umane, con cui condivido la quotidianità”.