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nobel chimica 2022Carolyn Bertozzi è la vincitrice del Nobel per la Chimica 2022. L'americana è l'ottava donna ad aggiudicarsi l'ambizioso premio dal 1901 a oggi, e l'unica a vincere un Nobel scientifico nel 2022.
fonte foto: via Ansa.it

Alla Bertozzi, premiata insieme al connazionale Barry Sharpless e al danese Morten Meldal, si deve il merito di aver rivoluzionato la chimica: trasformandola in uno strumento per esplorare i tessuti viventi senza alterarli. La passione per la scienza nasce in famiglia, di origini italiane: suo padre era un fisico nucleare del MIT, e i suoi fratelli sono ricercatori in Italia.

La tecnica della chimica a scatto

"E' un riconoscimento a una tecnica semplice per assemblare nuove molecole" ha spiegato la Reale Accademia Svedese per le Scienze. Gli americani Carolyn Bertozzi e Barry Sharpless e il danese Morten Meldal hanno infatti aperto la strada alla cosiddetta "chimica a scatto", inaugurata circa 20 anni fa proprio da Sharpless e che consiste nella possibilità di unire le molecole in modo più efficiente e nello stesso tempo più semplice. L'assemblaggio delle molecole è un procedimento molto richiesto in alcuni settori, come la farmaceutica. Ma fino a una ventina di anni fa le tecniche per assemblare le molecole erano difficili da applicare e richiedevano tempi lunghi e costi molto alti. Le cose sono cambiate con l'arrivo della chimica a scatto, che grazie alle ricerche condotte da Sharpless all’inizio degli anni 2000 ha reso molto più semplice ottenere le reazioni e nello stesso più sicuro, evitando prodotti di scarto indesiderati.

A fare un passo in avanti ulteriore è stata Bertozzi, che per prima ha utilizzato la chimica a scatto per osservare, senza interferire con esse, le reazioni chimiche che avvengono negli organismi viventi. Il primo passo compiuto dalla chimica statunitense in questo senso è stata la mappa di molecole che si trovano sulla superficie delle cellule, chiamate glicani, che fino ad allora era stato molto difficile osservare. Questo adattamento della chimica a scatto, chiamato ‘reazioni bio-ortogonali’ ha permesso di ottenere farmaci anticancro più precisi nel raggiungere il loro obiettivo, attualmente in fase di sperimentazione clinica. 

La cura per il cancro sempre più vicina

Nella forma originale, la chimica a scatto non era adatta agli essere viventi. A Carolyn Bertozzi va il merito di aver trovato una soluzione alla problematica, con l'applicazione della tecnica alle molecole biologiche. Una rivoluzione che potrebbe portare in pochi anni a una svolta nella cura e prevenzione delle cellule tumorali. Come leggiamo su “Repubblica.it” infatti, la dottoressa Bertozzi spiega l'entità del suo lavoro: "La nostra tecnica permette di inventare molecole completamente nuove. Studiando la superficie delle cellule del cancro - leggermente diversa rispetto a quella delle cellule sane - è possibile mettere a punto farmaci che le riconoscano”.
Data pubblicazione 6 Ottobre 2022, Ore 9:53 Data aggiornamento 6 Ottobre 2022, Ore 9:57
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