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la realtà che non esiste contest vincitore
In foto: Nicola Conversa, vincitore del contest

Adescamento online e salute mentale: questi i due temi fondamentali al centro del progetto "La Realtà che 'non' esiste", il contest ideato da Manuela Cacciamani, produttrice di One More Pictures e Presidente Unione e Creators digitali di Anica, nato nel 2019 insieme a Rai Cinema con l’intento di indagare le minacce e opportunità del web e le problematiche sociali legate al mondo del digitale.

La quarta edizione è stata vinta dall'autore Nicola Conversa con "La Bambola di Pezza" che ha analizzato il variegato e complesso mondo della rete in cui, ogni giorno, navigano circa 500 mila predatori sessuali, pronti a praticare grooming online, cioè l'adescamento che coinvolge in maggior parte giovani e giovanissimi, tra i 12 e i 15 anni.

All'interno della giuria che ha decretato il vincitore anche noi di Skuola.net.

"La Realtà che 'non' esiste": il contest che indaga la pericolosità del web

Un modo per approfondire le dinamiche del digitale e comprendere a fondo le insidie in cui si può incombere quando non si presta la corretta attenzione: da questo concetto parte l'iniziativa "La realtà che 'non' esiste" che dal 2019 promuove le capacità dei creator per analizzare il fenomeno intorno al mondo del web. Quest'anno il tema era quello del grooming online, un problema che coinvolge tanti giovani che, senza rendersene conto, navigando online, vengono adescati da possibili predatori sessuali, ogni giorno.

"La Bambola di Pezza" di Nicola Conversa: il corto vincitore del contest

A vincere il contest 2022 è stato Nicola Conversa con lo scrip de "La Bambola di Pezza", il quale ha spiegato che il corto è nato "per il bisogno di parlare e mettere il grooming sotto gli occhi di tutti. Ogni anno i casi di adescamento aumentano e spesso è difficile capire quanto sia grande il pericolo in cui si può incorrere. Oggi è troppo facile conoscere qualcuno on-line, fidarsi di lui, addirittura innamorarsi - ha sottolineato l'autore. Non sempre, però, chi si cela dietro uno schermo è chi dice di essere. Spesso lo si capisce troppo tardi. Molto spesso i ragazzi si sentono delle bambole rotte, alla disperata ricerca di qualcuno che possa ricucirle ed invece si ritrovano con il cuore scucito, si ritrovano rotte. Non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Mai".

Per Manuela Cacciamani, ideatrice de "La Realtà che ‘non’ esiste", il contest "rappresenta un’occasione importante per promuovere i nuovi linguaggi dello storytelling digitale. Da quattro anni offriamo l’opportunità ad autori emergenti di confrontarsi con il processo produttivo pensato e declinato in modo innovativo, realizzando un progetto crossmediale e multipiattaforma. Ancorarlo ad un tema sociale rilevante è una scelta chiara per rafforzare la conoscenza dei rischi e delle opportunità del digitale, senza demonizzarli o eluderli".

Dopo l'annuncio del vincitore, si apre ora la fase della produzione dei vari contenuti previsti dal contest che vede come madrina Claudia Gerini. "Ho deciso di sostenere il progetto di One More Pictures e Rai Cinema – ha spiegato l’attrice romana - che tratta tematiche così vicine agli adolescenti, perché le minacce in rete sono sempre più frequenti. Le possibilità che un adulto possa adescare sul web un minore particolarmente fragile purtroppo sono molto concrete. Da madre e da interprete spero di dare il mio contributo affinché questo progetto possa aiutare ad informare, arrivando a sensibilizzare le coscienze sia dei genitori che degli adolescenti.  Abbiamo il dovere di proteggere le giovani generazioni evitando che diventino vittime di persone malvagie. Mi auguro che se ne parli il più possibile".