
Cinquantadue anni dopo il primo block party di DJ Kool Herc nel Bronx, l’Hip Hop chiama a raccolta il mondo universitario italiano. E lo fa con “Keep It Real – Le traiettorie di un movimento culturale e agente di cambiamento”, la prima convention nazionale dedicata al riconoscimento dell’Hip Hop come strumento educativo e comunitario.
L’iniziativa si terrà il 24 ottobre alle ore 10 presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza Università di Roma (via Salaria 113), con la partecipazione di docenti, ricercatori, artisti ed educatori da tutta Italia.
La convention è stata promossa da ÀP – Antimafia Pop Academy, realtà del Terzo Settore impegnata da anni nel contrasto delle povertà educative e nella sperimentazione di percorsi di educazione non formale fondati sui linguaggi creativi. Realizzata in collaborazione con il DiSSE della Sapienza, la giornata segna una tappa significativa nel percorso di studio e valorizzazione dell’Hip Hop in Italia.
“La dimensione educativa dell’Hip Hop non è un cambio di scena, ma di sguardo: la cultura nata per dare voce a chi non ce l’ha oggi ci richiama all’ascolto”, ha affermato Pasquale Grosso, presidente di ÀP-Antimafia Pop Academy.
Indice
Verso una pedagogia Hip Hop
La giornata vedrà per la prima volta riuniti attorno allo stesso tavolo università e artisti, per discutere l’Hip Hop non come fenomeno da analizzare esternamente, ma come soggetto attivo, capace di generare teoria, metodo e cambiamento.
L’incontro anticipa uno degli obiettivi della rete nazionale Keep It Real: avviare, all’interno degli atenei italiani, percorsi di studio sui principi della cultura Hip Hop e sul loro impatto nei contesti educativi e sociali.
Un’urgenza condivisa anche alla luce dei numeri: secondo il report 2024 di Spotify, il 73% degli under 25 italiani ascolta prevalentemente rap o trap. “La musica urbana è il linguaggio dominante tra gli adolescenti italiani”, ha confermato anche la SIAE. Di fronte a questo scenario, portare il rap dentro la scuola e l’università non è un’operazione culturale, ma educativa.
Le attività: dibattiti e tavoli tematici
La mattinata del 24 ottobre si è aprirà con cinque dialoghi tra docenti universitari e artisti della rete Keep It Real, per sviluppare alcune parole-chiave attorno alle quali si muove la riflessione sull’Hip Hop come agente di cambiamento: scelta, critica sociale, conflitto, cura, devianza, RapTerapia.
Tra i partecipanti, i rapper Francesco Carlo ‘Kento’, Mirko Filice ‘Kiave’, Lorenzo Lodato ‘Lowdato’, Antonio Turano ‘Dongocò’, Manuel Simoncini ‘Kyodo’ e Marco Zuliani ‘Zuli’, il sociopedagista Davide Fant, le professoresse Assunta Viteritti, Elisabetta Fenizia e Paola Ricchiardi, il professor Alessandro Tolomelli e l’educatrice Mariangela Rizzo.
Nel pomeriggio sono previsti quattro tavoli tematici dedicati alle intersezioni tra Hip Hop e società contemporanea:
- Hip Hop e istituzioni tra integrazione e rottura
- Hip Hop e territorio tra corpi e spazialità
- Hip Hop e strada tra racconto e stigmatizzazione delle periferie
- Hip Hop e socializzazione tra arte e educazione
Tra gli interventi: il ricercatore Matteo Cerasoli, il rapper e professore Emanuele Raini, i rapper Andrea Gorni ‘Musteeno’, Domenico D’Alelio ‘Doc Domi’, Antonella Forleo ‘Lady Cat’, il breaker e antropologo Jacopo Ferri ‘DeadPoet’, la direttrice di Hip Hop Cinefest Giulia Giorgi ‘Chimp’, il rapper e docente Antonio Defano ‘Goodfella’, la professoressa Fulvia Antonelli, i rapper Daniele Vitrone ‘Diamante’, Lanfranco Vicari ‘Moder’, Fabio Fallarino ‘Shark EMcee’, il direttore artistico di Hot Block Radio Massimiliano Truce, il pedagogista Irvin Vairetti, e i rapper ed educatori Angelo Tomasi ‘Charlie Dakilo’, Marco Ottavi ‘Zatarra’, Augusto Pallocca ‘Aku’.
Il programma completo è consultabile qui.
Il giorno dopo: il cerchio come metodo
Sabato 25 ottobre, il confronto si sposterà negli spazi di ÀP – Antimafia Pop Academy (Via Contardo Ferrini, 83), per una giornata di restituzione e lavoro collettivo nella modalità più autentica della rete Keep It Real: il cerchio. Un metodo di confronto orizzontale tra artisti, educatori e ricercatori in un dialogo aperto, per condividere pratiche e tracciare nuove traiettorie comuni.
Un momento di sintesi e rilancio per il progetto “Keep It Real – Comunità in cammino”, promosso da ÀP con il sostegno della Fondazione Alta Mane Italia, attivo in cinque città italiane, Roma, Milano, Napoli, Bologna e Cosenza e in collaborazione con FormAttArt, Caracò, Maestri di Strada e Strade di Casa.
Obiettivo: continuare a sperimentare l’Hip Hop come ambiente di educazione non formale nei contesti di marginalità sociale. Un linguaggio che ha molto da dire. E da insegnare.