
L’arte dell’accumulo coinvolge molte persone, tra vestiti, gadget tecnologici. Sono tanti gli oggetti che si pensa un giorno potrebbero sempre servire. Alla fine, però, la maggior parte di questi finisce quasi sempre nel bidone. Ma ci sono cose che, per qualche strano motivo, sembrano resistere ancora a questa frenesia che va sotto il nome di decluttering. Una di loro? I libri.
Liberarsi di un volume, anche se impolverato e mai letto, sembra essere un’impresa ben più ardua rispetto a quella di buttare via un abito che non si mette da anni. Eppure, anche i volumi talvolta finiscono nel dimenticatoio. O, peggio, tra i rifiuti.
Ma ad Ankara, in Turchia, hanno trovato una soluzione anche a questo. Lì la passione per la lettura ha trasformato un mucchio di scarti in una fantastica realtà culturale aperta a tutti. Una vera e propria biblioteca, che suona come una rivincita per la carta stampata.
Indice
Dalla discarica allo scaffale
Tutto è iniziato nel 2017 nel distretto di Çankaya, appunto ad Ankara, quando gli operatori ecologici della zona hanno notato una cosa: tra i rifiuti destinati alle discariche, continuavano ad apparire sempre più libri abbandonati.
Inizialmente, l'idea fu semplice, ovvero raccogliere i libri per darli in prestito ai dipendenti e alle loro famiglie. Ma il bottino nel tempo è diventato così grande, crescendo di mese in mese. Spigendo verso un progetto ben più ambizioso: far nascere da quegli scarti una biblioteca pubblica.
Il sindaco del distretto ha subito accolto l'iniziativa, acconsentendo a usare per la biblioteca una vecchia fabbrica di mattoni all'interno del quartiere generale dei dipartimenti igienico-sanitari. Una volta che la voce ha iniziato a diffondersi, i cittadini hanno cominciato a fare la loro parte, donando libri che non trovavano più spazio nelle loro case, per dargli una nuova vita.
La biblioteca dei libri abbandonati
Ad oggi, questa biblioteca ospita più di 6.000 volumi, una collezione vastissima e in continua evoluzione. La prova concreta di come un rifiuto possa diventare una risorsa preziosa.
C’è spazio per tutti i gusti: si va dalla letteratura alla saggistica, con un’ampia area scientifica e persino sezioni dedicate ai fumetti per i più piccoli. Non mancano nemmeno volumi in lingua straniera, come il francese e l'inglese.
La "biblioteca degli spazzini" - questo il suo nome - è così diventata così un vero e proprio luogo di incontro. Non solo un posto dove prendere in prestito un libro, ma anche uno spazio dove fermarsi: la struttura ha, infatti, una stanza dedicata ai lettori, attrezzata con scacchiere e tè, perfetta per intrattenersi in compagnia.
Ma perché non si buttano i libri?
La storia di Ankara, inoltre, fa riflettere sul perché tendiamo a non buttare i libri. Secondo un articolo del 'Financial Times', i motivi per cui quei volumi si accumulano sulle nostre librerie sono diversi. La scusa più frequente è: “può sempre servire”. Chi di noi non l'ha mai usata, magari prima di partire?
Al secondo posto c'è una motivazione più emotiva e profonda: “È un libro troppo bello per essere buttato”. La medaglia di bronzo va al classico: “non si sa mai”, mentre al quarto posto troviamo l'idea di lasciare un’eredità letteraria a figli, nipoti e generazioni future.