ImmaFer
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giovane lettor
Fonte: IlTirreno.it


Un record da “topo di biblioteca” arriva dalla provincia di Prato. Il protagonista si chiama Gabriele, ha appena cinque anni e, nel corso del 2024, ha preso in prestito ben 194 libri dalla biblioteca comunale del suo paese. Un numero che sorprende, soprattutto in un periodo in cui le statistiche sulla lettura in Italia non sono particolarmente incoraggianti. Se puoi ci aggiungiamo il dato anagrafico, allora la storia diventa quasi incredibile. Invece è tutto vero.

Indice

  1. Il piccolo grande lettore
  2. Un podio tutto di baby lettori
  3. “I giovani lettori sono i protagonisti della biblioteca”
  4. In Italia si legge ancora troppo poco

Il piccolo grande lettore

Gabriele non è ancora alle scuole elementari, ma è già il “lettore dell’anno” della biblioteca. Il riconoscimento gli è stato consegnato sabato 25 ottobre, in occasione del ventiduesimo anniversario della biblioteca. Durante la cerimonia, dedicata ai giovani lettori e lettrici più attivi, il piccolo ha ricevuto una pergamena celebrativa e un libro in dono, oltre agli applausi di tutto lo staff e dell’assessore alla Cultura di Montemurlo, il comune in cui abita e frequenta la biblioteca Gabriele.

Un podio tutto di baby lettori

Accanto a Gabriele, sono stati premiati anche altri piccoli appassionati di lettura. Al secondo posto Noemi, 10 anni, con 133 libri presi in prestito, e al terzo Enea, 8 anni, con 124 volumi. Seguono Leonardo, che a soli due anni ha letto 107 libri, Tommaso, 11 anni, 100 libri, Jacopo 12 anni, 98 libri, Maria 8 anni, 97 libri, Emanuele 7 anni, 95 libri, Albert 10 anni, 94 libri e Giulio 10 anni, 87 libri.

Numeri che testimoniano un precoce entusiasmo per la lettura.

“I giovani lettori sono i protagonisti della biblioteca”

Durante la cerimonia, l’assessore ha sottolineato l’importanza di coltivare la passione per i libri fin da piccoli: “I protagonisti del compleanno della biblioteca sono i nostri giovani lettori che durante tutto l’anno frequentano le nostre sale e prendono in prestito tantissimi libri”, ha dichiarato, come riportato da 'RaiNews.it'.

In Italia si legge ancora troppo poco

Il caso di Gabriele e degli altri baby lettori, però, rappresenta un’eccezione felice in un panorama nazionale tutt’altro che roseo. Nonostante negli ultimi decenni il livello medio di istruzione sia aumentato, la quota di chi legge in Italia resta bassa. Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori (AIE), nel 2024 il 73% delle persone tra i 15 e i 74 anni ha dichiarato di aver letto almeno un libro o ascoltato un audiolibro nell’ultimo anno: un punto percentuale in meno rispetto al 2023. Un dato che può sembrare positivo, ma che risulta meno incoraggiante se analizzato nel dettaglio.

Nel conteggio, infatti, rientrano anche le guide turistiche o di cucina, e vengono considerati “lettori” anche coloro che hanno letto o ascoltato solo una parte del libro. I numeri dell’Istat offrono così un quadro più realistico: nel 2023, solo il 40,1% degli italiani con più di dieci anni ha letto almeno un libro nell’arco di dodici mesi. Tra questi, quasi la metà si è fermata a un massimo di tre titoli, mentre appena il 9% può essere definito un “lettore forte”, cioè chi legge almeno dodici libri all’anno.

Un trend che mostra come, dalle nostri parti, la passione per la lettura resti concentrata soprattutto tra i più giovani e tra le donne, ma che evidenzia anche un lento calo dell’abitudine a leggere tra bambini e ragazzi.

Dati, quelli appena elencati, che rendono ancora più prezioso l’esempio di Gabriele e dei piccoli lettori di Montemurlo, in quanto capaci di ricordare che la curiosità e l’amore per i libri possono accendersi già da molto piccoli.

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