
Negli ultimi tempi, scorrendo TikTok, il nuovo trend degli Zedders sembra essere il cosiddetto “Gen Z stare”. L’espressione indica quello sguardo vuoto, distante e indifferente che i ragazzi della Generazione Z rivolgerebbero spesso e volentieri agli adulti, specialmente quando questi cercano di attaccare bottone, fare una battuta "cringe" o fare delle domande troppo ovvie.
Il fenomeno ha scatenato meme, parodie e persino articoli su grandi giornali internazionali. C’è chi lo vede come un segno di freddezza e maleducazione, chi invece come una difesa generazionale e chi lo definisce del tutto normale. Ma da dove nasce questo modo di guardare? E perché sta avendo così tanto successo sui social?
@manolais.lifestyl Literal gen z stare #genz #milenial #genzstare #tomholland #popculture
♬ original sound - Manolais Lifestyle
Indice
Un déjà-vu digitale
Il “Gen Z stare” non è in realtà un’idea del tutto nuova. Circa dieci anni fa, su Internet, spopolava la "resting bitch face", tradotta ironicamente come “involontaria faccia da str**zo”, che descriveva un’espressione vagamente infastidita e distaccata.
@woah_there58 No this is an ice cream place 🤒 #tiktok #viral #fyp #foryou #pizza #genz #stare #trend #dominos
♬ original sound - lynxk
In fondo, ogni generazione di giovani è stata criticata dai più grandi per sembrare fredda, distante o poco educata. Alla fine cambia solo il nome, cambia la piattaforma in cui esplode, ma la discussione è sempre la stessa.
@charleyjoyce ♬ original sound - lynxk
La scintilla su TikTok
Secondo 'Know Your Meme', tutto sarebbe iniziato a luglio 2024, quando l’utente Meghan Alessi pubblicò un video in cui si lamentava delle interazioni avute con alcuni giovani lavoratori: "lo giuro, ogni volta che sono in giro e parlo con un lavoratore della Generazione Z, lui non fa altro che stare a fissarmi". Da lì, il termine ha preso piede.
Ma è da aprile 2025 i video sull’argomento sono aumentati in modo esponenziale, fino a trasformarsi in un vero trend virale, con meme e tutorial su come perfezionare il proprio “sguardo da distacco”.
@lanie_beams I’m gen z too but like Helloooooo???!?!?!! #fyp #genzstare
♬ original sound - Lanie
Il punto di vista degli esperti
Non potevano mancare le analisi degli esperti. La scrittrice Jean M. Twenge, intervistata dal 'New York Times', ha sottolineato come la pandemia da Covid abbia inciso sulle modalità di interazione della Gen Z. Durante i lockdown, molti adolescenti hanno quasi annullato le occasioni di socialità dal vivo, un momento chiave per imparare a relazionarsi. Twenge ha anche aggiunto che, chi è nato dopo il 1997, ha trascorso molto più tempo online rispetto alle generazioni precedenti, accumulando quindi meno esperienza nei confronti faccia a faccia.
Più scettico è Michael Poulin, professore di psicologia alla University of Buffalo, che a 'Vox' ha dichiarato: "Non sono troppo diversi dal modo in cui i nostri genitori ci insegnavano a guardare gli altri dritti negli occhi, a non parlare a voce alta, a non ingobbirci a tavola e a dare strette di mano decise".
La versione della Gen Z
Alcuni content creator, però, hanno provato a rivendicare il “Gen Z stare” come qualcosa di più di una semplice smorfia annoiata. Tra loro, il 19enne Efe Ahworegba, autore di un video da oltre 11 milioni di visualizzazioni, ha spiegato che spesso gli adulti si rivolgono ai giovani con arroganza o senso di superiorità.
In questi casi, lo sguardo distante diventa una sorta di autodifesa: un modo per segnalare disagio, evitare conflitti indesiderati o proteggersi da atteggiamenti percepiti come invadenti.