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Lotta dei Cuscini a Roma! articolo
Pillow Fight 3/3/2007 - Villa Pamphili. Anche se, come scrive su romanpillowfight.blogspot.com, la Massa Autonoma per la Terminazione dell'Apatia Nazionale non era in nessun modo affiliata agli inviti girati per email nei giorni scorsi, sarà contenta di sapere che lo spirito di quello che è accaduto ieri a Villa Pamphili è lo stesso di quello di Piazza Santa Maria in Trastevere dello scorso anno ovvero: fare a cuscinate è una cosa seria!
Saremo stati più di trecento e questo non dovrebbe far altro che incrementare il numero di partecipanti a quella che (se non ho capito male) su romanpillowfight.blogspot.com si parla di rifare ad aprile...

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Uno spettacolo incredibile, una distesa di persone e di cuscini che fanno valere la pena di aver passato ore davanti al computer per mandare un numero interminabile di email, postare la notizia sul blog, fare telefonate, invitare persone incontrate per strada, ecc ecc.
Devo dire la verità, sono arrivato a villa pamphili un po' scettico ed invece più mi avvicinavo e più vedevo ragazzi con i cuscini sotto braccio che si avviavano al cancello.
Verso le 16.15 cominciavamo ad essere veramente tanti ma siccome non era stato dato un segnale di inizio (mancava la campana di Santa Maria) ho preso in mano il fischietto, preso sottobraccio er Pesante (colui che con me ha dato il via), e non appena è partito il fischio ci siamo dati due cuscinate ed è scattato il delirio.
Un delirio che è andato avanti per più di due ore, ed infatti la sera ne ho sentito le conseguenze e le sento ancor di più oggi, sembrava mi fosse passata sopra una mandria di bufali.

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Un cerchio nella pineta all'interno del quale ci si davano cuscinate mentre alla periferia dello stesso chi era rimasto senza fiato si riposava 5 minuti prima di tornare nella mischia.
Potrei dirvi che è stato un simbolo di unione tra ragazzi di diversissime estrazioni sociali che la sera non uscirebbero insieme neanche morti, potrei dirvi che è stato il simbolo di una lotta pacifica dove nessuno si fa male, potrei dirvi mille e mille altri significati ma in realtà è stato semplicemente divertente.
Ovunque davo cuscinate vedevo sorrisi a 32 denti, ragazzi e ragazze. Ho lanciato alla carica il mio fido cuscino sopra teste che andavano dai 12 ai 60 anni senza alcuna distinzione. Cuscini di lana (mamma mia quanto pesano), di piume, di gommapiuma, a forma di spazzolone, sacchi pieni di roba morbida non meglio identificata, c'era di tutto e di più. Qualche labbro rotto qua è là ma in fondo una grande attenzione, chi cadeva veniva aiutato a rialzarsi per non finire sotto la mischia, sono stato seguito da più di qualcuno che vedendomi barcollare credeva di avermi fatto male e voleva controllare che tutto fosse a posto ed io ho fatto lo stesso più di qualche volta.
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C'è dire che: "Ammazza er fiato che ce vole!!". Dopo cinque minuti di cuscinate le braccia non le senti più ed il rincoglionimento è totale, è bellissimo trovarsi uno di fronte all'altro, guardarsi e non trovare la forza di darsi l'ennesima cuscinata, rossi e paonazzi, finchè non si riceve una carica da qualche altro dove ed ecco che le forze tornano come per magia.
Proverbiale è stata la fontanella nella pineta, mai acqua mi è sembrata così buona e fresca come quella bevuta in una pausa tra una cuscinata ed un'altra.
Ringrazio Matan per avermi fatto conoscere lo scorso anno questo modo stupendo di incontrarsi, del quale prima non avevo mai sentito parlare. Non vedo l'ora che sia aprile...

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Dal nostro inviato
Alessandro Saraceni
alessandrosaraceni.blogspot.com