
Saremo stati più di trecento e questo non dovrebbe far altro che incrementare il numero di partecipanti a quella che (se non ho capito male) su romanpillowfight.blogspot.com si parla di rifare ad aprile...

Devo dire la verità, sono arrivato a villa pamphili un po' scettico ed invece più mi avvicinavo e più vedevo ragazzi con i cuscini sotto braccio che si avviavano al cancello. Verso le 16.15 cominciavamo ad essere veramente tanti ma siccome non era stato dato un segnale di inizio (mancava la campana di Santa Maria) ho preso in mano il fischietto, preso sottobraccio er Pesante (colui che con me ha dato il via), e non appena è partito il fischio ci siamo dati due cuscinate ed è scattato il delirio.
Un delirio che è andato avanti per più di due ore, ed infatti la sera ne ho sentito le conseguenze e le sento ancor di più oggi, sembrava mi fosse passata sopra una mandria di bufali.

Potrei dirvi che è stato un simbolo di unione tra ragazzi di diversissime estrazioni sociali che la sera non uscirebbero insieme neanche morti, potrei dirvi che è stato il simbolo di una lotta pacifica dove nessuno si fa male, potrei dirvi mille e mille altri significati ma in realtà è stato semplicemente divertente.
Ovunque davo cuscinate vedevo sorrisi a 32 denti, ragazzi e ragazze. Ho lanciato alla carica il mio fido cuscino sopra teste che andavano dai 12 ai 60 anni senza alcuna distinzione. Cuscini di lana (mamma mia quanto pesano), di piume, di gommapiuma, a forma di spazzolone, sacchi pieni di roba morbida non meglio identificata, c'era di tutto e di più. Qualche labbro rotto qua è là ma in fondo una grande attenzione, chi cadeva veniva aiutato a rialzarsi per non finire sotto la mischia, sono stato seguito da più di qualcuno che vedendomi barcollare credeva di avermi fatto male e voleva controllare che tutto fosse a posto ed io ho fatto lo stesso più di qualche volta.
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Proverbiale è stata la fontanella nella pineta, mai acqua mi è sembrata così buona e fresca come quella bevuta in una pausa tra una cuscinata ed un'altra.
Ringrazio Matan per avermi fatto conoscere lo scorso anno questo modo stupendo di incontrarsi, del quale prima non avevo mai sentito parlare. Non vedo l'ora che sia aprile...

Alessandro Saraceni
alessandrosaraceni.blogspot.com