
L’equinozio d’autunno segna una vera e propria svolta stagionale, un momento di passaggio attraverso cui ci lasciamo dietro l’estate andando verso i mesi più freddi dell’anno. Il periodo in arrivo, che coinvolgerà in particolare l’emisfero settentrionale del pianeta, porterà quindi a temperature più basse a un cambio di colori e di atmosfera.
Ma quando avviene di preciso l'equinozio d’autunno? Per tradizione e comodità, di solito viene fatto coincidere con il 21 di settembre, ma le cose non stanno esattamente così. In realtà, la data del cambio stagionale varia di un paio di giorni all’anno. Capiamo il perché.
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Cosa vuol dire equinozio d'autunno?
Prima di tutto la definizione. Che cos’è l’equinozio d’autunno?
L’equinozio è un fenomeno astronomico che si verifica due volte all’anno, uno con l’arrivo della primavera, uno con l’arrivo dell’autunno. Soltanto una è la condizione per parlare di equinozio: si verifica quando il giorno e la notte hanno la stessa durata. Questo dipende naturalmente dal moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole. Nello specifico, durante l’equinozio il Sole si trova allo zenit rispetto all’Equatore, per cui i suoi raggi cadono perpendicolari sul nostro pianeta. Non a caso, il nome viene dal latino “aequĭnoctĭum”, e cioè “notte uguale”, proprio a sottolineare la simmetria tra la durata del giorno e della notte.
Gli equinozi sono momenti importanti a livello astronomico, in quanto, come già anticipato, segnano il passaggio stagionale dall’inverno alla primavera e dall’estate all’autunno. Non per tutti è però uguale: quando nell’emisfero boreale si assiste all’equinozio d’autunno, in quello australe si avrà l’equinozio di primavera, e viceversa. Agli equinozi, inoltre, si contrappongono i solstizi (d’inverno e d’estate), ovvero quei momenti in cui si registrano le giornate più corte e più lunghe dell’intera annata.
Quando inizia l’autunno 2023?
Passiamo adesso in un territorio in cui la convenzione si scontra leggermente con la realtà. La tradizione vuole infatti che l’equinozio d’autunno cada il 21 settembre di ogni anno, ma così non è. O almeno non sempre. La data dell’inizio dell’autunno, infatti, può variare di due giorni da un anno all’altro. La ragione è molto semplice: dipende dall’imperfezione dei nostri sistemi di misurazione e catalogazione. Il moto della terra attorno al sole non dura precisamente un anno, così come viene calcolato dal calendario gregoriano, ma impiega 365 giorni e 6 ore. Dunque, per riavere indietro le ore lasciate fuori dal computo dei giorni, ogni quattro anno viene aggiunto un giorno a febbraio (anno bisestile), dando luogo quindi a tutta una serie di variabili tra cui appunto la data degli equinozi e dei solstizi.
Ma veniamo adesso al presente. Nel 2023, l’equinozio d’autunno, e quindi l’inizio della stagione autunnale è previsto per il 23 settembre alle 8:50 (del fuso italiano).