
Una ricorrenza molto antica, che pone le sue basi sin dal Medioevo e che in Italia risulta particolarmente sentita e celebrata anche attraverso dolci e piatti tipici, diversi da regione a regione.
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Festa del papà, quando si festeggia in Italia
Un giorno in cui si celebra la figura del papà, una ricorrenza che nel nostro Paese è da sempre motivo di festa e gioia. Sin da piccoli, infatti, i bambini sono abituati a celebrare questo giorno insieme al proprio papà, come accade anche con altre feste civili durante l'anno, quali la Festa della mamma o la festa dei nonni. In particolare, a differenza della prima, il giorno dedicato ai papà cade il 19 marzo di ogni anno. Un evento che coincide, nei paesi cattolici, anche con la giornata dedicata a San Giuseppe.
Da dove nasce la Festa del papà
Secondo la tradizione, questa festa ha una storia molto antica: la figura di San Giuseppe, infatti, viene celebrata sin dal Medioevo. La ricorrenza del 19 marzo appare per la prima volta nell'anno 800 in un martirologio gallicano scritto da Rheinau, in cui è chiamato Ioseph sponsus Mariae, "Giuseppe sposo di Maria". Ma diventa "Festa del papà" solo successivamente, nei secoli XIV e XV, sotto l'influenza dei francescani che divennero i custodi della "casa di Giuseppe" e il cui capitolo generale di Assisi adotta la sua festa del 19 marzo nel 1399.
Festa del papà: i dolci tipici in Italia
Oltre che in Italia, il 19 marzo è la festa del papà anche ad Andorra, in Bolivia, in Spagna, Honduras, Liechtenstein, Portogallo, Svizzera - Canton Ticino e in Vaticano. Nel nostro Paese è una festività molto sentita e in diverse regioni di preparano dei cibi e dolci tipici, fatti a posta per la giornata dedicata ai papà. Diverse le varianti regionali, ma alla base del dolce di San Giuseppe ci sono creme e marmellate con pasta choux. Le più famose sono le Zeppole napoletane, nate da una leggenda: secondo la tradizione, infatti, dopo la fuga in Egitto, con Maria e Gesù, san Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Sono realizzate con pasta choux e possono essere fritte o al forno; al di sopra viene posta di norma crema pasticcera e marmellata di amarene.A Roma vengono chiamati "Bignè", mentre in Toscana e Umbria è diffuso un altro dolce tipico della festività: la frittella di riso aromatizzata con spezie e liquori. Mentre in Emilia-Romagna si fa la "raviola", un piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta. In Sicilia, invece, sono diffuse le "sfince di San Giuseppe", frittelle di riso aromatizzato al cui interno, spesso, viene inserita anche della frutta candida.