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pnrr spesa per giovaniGuardare al presente per costruire il futuro: il 2023 sarà un anno cruciale per la realizzazione degli obiettivi del PNRR destinati ai giovani. Un pacchetto di misure che nel 2023 corrisponde a 9,5 miliardi di euro – il 4,98% delle risorse complessive – legati alle istanze delle nuove generazioni.


Sullo stato d'attuazione delle misure nell'anno corrente è intervenuto il Consiglio Nazionale dei Giovani, tramite un monitoraggio che ha messo in luce diverse criticità. Si registrano, ad esempio, ritardi sull'estensione del tempo pieno e delle mense scolastiche: appalti già scaduti nel primo trimestre del 2023.

PNRR: i 3 obiettivi del 2023 per i giovani

Nel comunicato diffuso dal CNG vengono individuate tre ”milestone” per i giovani: ”Anzitutto con 960 milioni si finanzia il Piano di estensione del tempo pieno e mense, ma la scadenza del primo trimestre non è stata centrata, e l’aggiudicazione degli appalti è stata riprogrammata dallo scorso marzo al prossimo settembre” si legge nella nota. La seconda misura riguarda il piano per 2.190 asili nido e scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Un obiettivo tra i 27 da centrare entro il 30 giugno, e tra i target individuati dalla Commissione Europea come oggetto di confronto: ”Va avviata entro il secondo trimestre l’aggiudicazione dei contratti per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia”.

L’obiettivo del piano non riguarda solo la costruzione, ma anche la riqualificazione degli spazi per adibirli ad asili nido. Al momento il Ministro Fitto sta lavorando al piano ma, si legge nel comunicato, ”il governo è consapevole che non tutti gli enti locali riusciranno a centrare l’obiettivo concordato con la commissione Ue di aggiudicare tutti i lavori entro giugno”. Per questo si sta pensando ad una richiesta di rinvio del termine da presentare a Bruxelles. Il terzo intervento del 2023 – per cui vengono stanziati 60 milioni – è legato al servizio civile digitale: l'approvazione del primo bando è stata puntuale – a giugno 2022 – mentre il secondo scadrà nel secondo trimestre 2022.

Potenziamento Servizio Civile e incremento borse di studio

Tra le altre misure, un obiettivo che – secondo il CNG – non presenta criticità è il finanziamento del servizio civile universale, con l’obiettivo di aumentare il numero di giovani tra i 18 e i 28 anni che accedono ad un percorso di apprendimento del SCU. La tabella di marcia impone di arrivare - a dicembre 2023 - a 170mila partecipanti complessivi nell’arco del triennio 2021-2023. E ancora, 500 milioni a fondo perduto saranno destinati alle borse di studio universitarie per passare da 256mila ad almeno 300mila studenti: dunque ampliando il numero di studenti beneficiari attuali di circa 40mila e aumentando di 700 euro in media l’importo della borsa (arrivando ad un valore di circa 4mila euro per studente). Così facendo dovrebbe ridursi il divario tra la percentuale di studenti con una borsa di studio in Italia (pari al 12%) e la media UE (circa il 25%).

”I giovani in Italia sono sempre di meno e soprattutto contano sempre di meno - commenta Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani- anche se studiano hanno difficoltà a trovare un lavoro che garantisca loro pienamente autonomia, non hanno fiducia nelle istituzioni, sono più soli, fragili dei loro genitori e vivono un malessere anche psicologico sempre maggiore. Non possiamo e non dobbiamo permetterci assolutamente di farci scappare alcuna scadenza del Pnrr. Ancora di più quest’anno, un 2023 cruciale per la caduta a terra degli interventi pari al 28% di tutte le risorse indirizzate ai giovani programmate dal 2021 al 2026. Rispettare le tappe è una promessa intergenerazionale e un’enorme responsabilità, dato che gli investimenti per il rilancio della nostra economia ricadranno in gran parte sulle spalle della presente e futura generazione”.