
Una lunga lista di password violabili in meno di un secondo. È quella pubblicata dal sito Truffa.net, che ha analizzato milioni di data breach per individuare le parole chiave più utilizzate e più hackerate in Italia e nel mondo nel corso del 2025.
E i risultati, come ogni anno, mostrano quanto la pigrizia e l’abitudine possano diventare le peggiori nemiche della sicurezza online.
In cima alla classifica globale c’è sempre lei: 123456, apparsa in oltre 132 milioni di violazioni. Ma non è l’unica a far tremare gli esperti di cybersecurity. A seguire, infatti, troviamo altre sequenze numeriche elementari come 123456789, 12345678 e 1234567890, tutte scelte da milioni di utenti nonostante la loro vulnerabilità sia nota da anni.
Il dato che sorprende di più, però, è l’ampio utilizzo di nomi di personaggi famosi, città italiane e squadre di calcio, spesso associati a un senso di originalità da parte degli utenti, ma in realtà presenti in migliaia di elenchi pubblici trafugati dai cybercriminali.
Indice
La top 10 italiana delle password più violate
Nel nostro Paese le prime tre posizioni sono identiche a quelle globali: 123456, 123456789 e 12345678 dominano la classifica, seguite da parole altrettanto semplici come password e admin. Spicca la presenza di 000000, al settimo posto, con oltre 8 milioni di violazioni nel mondo e migliaia di casi registrati solo in Italia.
Tra le password italiane più comuni figurano poi numerosi nomi propri: “andrea” (517.828 violazioni), “antonio” (366.642) e “alessandro” (181.461) sono tra i più frequenti. La stessa logica si applica anche ad alcune formule colloquiali come ciaociao, utilizzata in più di 180.000 casi.
Del Piero, Amadeus e Lino Banfi tra le password più comuni
Un altro dato, curioso, che emerge con forza è la presenza di celebrità italiane tra le password più hackerate del 2025. L’analisi ha identificato migliaia di utenti che usano come credenziali il nome del proprio idolo. È il caso di “delpiero”(80.105 violazioni), “amadeus” (60.338), “linobanfi” (24.733) e persino “pippobaudo” (12.574).
Ma l’elenco non finisce qui: anche altri nomi noti come “maldini”, “mina”, “mahmood” e “fedez” risultano presenti in decine di migliaia di data breach. La combinazione tra notorietà del personaggio e facilità di memorizzazione sembra, dunque, spingere molti utenti verso questo tipo di scelte, rendendole però facilmente intercettabili dagli hacker.
Napoli, Milano, Palermo (e Juventus): troppo prevedibili
Oltre ai nomi propri e alle celebrità, molti italiani scelgono password legate alla propria città o alla squadra del cuore. Tra le più ricorrenti ci sono “napoli” (132.980 violazioni), “milano” (88.570), “palermo” (50.571) e “roma” (oltre 47.000).
Sul fronte calcistico, a dominare è “juventus” con più di 181.000 violazioni. Seguono “acmilan” (83.446), “inter”, “napolicalcio” e persino “fiorentina” (42.465). Anche in questo caso, la scelta apparentemente personale si rivela spesso un punto debole.
La classifica delle password più hackerate in Italia
1 | 123456 | < 1 secondo | 46.595 | 132.211.338 |
2 | 123456789 | < 1 secondo | 18.604 | 44.509.169 |
3 | 12345678 | < 1 secondo | 12.221 | 41.952.538 |
4 | password | < 1 secondo | 10.990 | 22.364.607 |
5 | 12345 | < 1 secondo | 6.741 | 19.703.101 |
6 | qwerty | < 1 secondo | 7.822 | 12.491.701 |
7 | 000000 | < 1 secondo | 5.468 | 8.036.084 |
8 | qwerty123 | < 1 secondo | 9.202 | 6.653.804 |
9 | Abcd1234 | < 1 secondo | 7.695 | 1.161.808 |
10 | qwerty1 | < 1 secondo | 10.141 | 1.024.810 |
11 | andrea | 2 minuti | 6.958 | 517.828 |
12 | antonio | 8 secondi | 5.510 | 366.642 |
13 | juventus | < 1 secondo | 10.394 | 360.065 |
14 | alessandro | 1 ora | 7.493 | 181.461 |
15 | ciaociao | 2 secondi | 7.011 | 181.346 |
I consigli per evitare di finire nella lista
A margine del report, Truffa.net ha diffuso anche alcune linee guida pratiche per migliorare la sicurezza delle proprie credenziali. L’esperta intervistata ha suggerito tre regole fondamentali:
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Usare un gestore di password e attivare l’autenticazione a più fattori (MFA)
“I gestori di password ti permettono di conservare tutte le credenziali in sicurezza senza doverle memorizzare o annotare su supporti non protetti. L’autenticazione a più fattori aggiunge un livello extra di protezione, richiedendo un codice temporaneo oltre alla password, rendendo più difficile l’accesso agli hacker”. -
Creare password complesse e uniche per ogni account
“Utilizza combinazioni di lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli, privilegiando password lunghe. Evita di riutilizzare la stessa password su più piattaforme, anche se leggermente modificata, perché questo aumenta significativamente il rischio di violazioni”. -
Monitorare regolarmente la sicurezza dei propri account
“Controlla se le tue credenziali sono state compromesse e modifica immediatamente le password se necessario. Questo non solo protegge l’account stesso, ma riduce anche il rischio che altre informazioni sensibili, come indirizzi o dati bancari, vengano esposte”.