
Un meme molto viralizzato qualche mese fa sui maggiori social network recitava qualcosa del tipo “Non preoccupatevi, se abbiamo smesso di cantare Maracanà passeremo indenni anche la moda dei selfie”.
In realtà, togliendo il fatto che c’è ancora qualcuno che canticchia il motivetto dei mondiali, quella del selfie sembra essersi trasformata da moda a convenzione, tanto che c’è chi le dedica corsi all’università e ricerche psicologiche. Quest’ultimo è il caso dell’Università Cattolica di Milano, che ha appunto svelato le motivazioni dietro lo scatto. Vanità, voglia di raccontarsi, di sembrare più simpatici di quanto non si è, questi i risultati della ricerca. E Simona Bonafini, giovane illustratrice italiana resa famosa dal social DeviantArt, ha dimostrato di aver compreso appieno questa psicologia da autoscatto, realizzando una gallery di illustrazioni della serie “se i personaggi Disney avessero instagram…”.SELFIE – MANIA: LA RICERCA DEI PERCHE’ - 150 partecipanti (35% maschi, 65% femmine), con età media di 32 anni, hanno completato un questionario sui dati anagrafici, uno sul loro utilizzo di social media, sull’attività del selfie e sulle motivazioni associate ad esso e il questionario Big Five Inventory per la misurazione dei tratti di personalità. Questa la ricerca realizzata dagli psicologi della Cattolica, in collaborazione con la fondazione IBSA.
UN SELFIE PER FAR RIDERE – Far ridere e divertire gli altri sembrerebbe essere la motivazione principale che spinge ad utilizzare la fotocamera anteriore del proprio smartphone. Così ha risposto, infatti, il 39% dei partecipanti alla ricerca. E’ la vanità, invece, a motivare un 30% e la voglia di raccontare agli altri dei momenti della propria vita per il 21%. Sono le donne, poi, a cimentarsi maggiormente in questa pratica e a sperare di ricevere commenti positivi sui social, per aumentare la propria autostima. “Un selfie – spiega Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - è da considerarsi differente da un semplice “autoscatto”, il quale non prevede la componente social della condivisione”.
FABULOUS SELFIE – C’è chi queste motivazioni le aveva già intuite e ben rappresentate, in effetti. Come la giovanissima Simona Bonafini, autrice di una serie di illustrazioni selfie inspired. Come si comporterebbero i personaggi Disney, se avessero uno smartphone e un profilo instagram?
Sicuramente lo userebbero per divertirsi e far divertire gli amici, come la piccola Wendy e i bambini perduti.
O Alice, con il suo adorato cappellaio matto.
La vanità, invece, sarebbe sicuramente la motivazione della bellissima Sirenetta.
E, perché no, anche del corpulento Hercules.
La voglia di piacere agli altri e di ricevere conferme, invece, avrebbe sicuramente spinto la regina cattiva a farsi un selfie davanti uno specchio non tanto rispettoso.