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Meme "Io, robot"

Nel vasto e sfuggente mondo dei meme, alcune immagini o video riescono a catturare lo spirito del tempo e diventano improvvisamente onnipresenti. 

Uno degli ultimi fenomeni di questo tipo è il meme del robot, che ha letteralmente spopolato sui social, attirando migliaia di condivisioni, remix e parodie. 

Ma cosa c'è in questo robot inespressivo e interdetto che risuona tanto nel nostro modo di comunicare ironicamente online?

In questo articolo scopriremo la storia dietro il meme e come l'ironia del web ha trasformato un semplice frame di un film in un'icona di attualità.

Indice

  1. Il contesto: dal film al meme
  2. Esempi di utilizzo: tra cringe, dissociazione e giudizio
  3. Cosa significa il meme del Robot
  4. Di che parla il film "Io, robot"

Il contesto: dal film al meme

Il meme nasce da una scena del film "Io, Robot", in cui viene chiesto al personaggio di Sonny: "Viky non ha ucciso il vecchio, vero Sonny?". La risposta di Sonny, accompagnata dalla sua tipica espressione neutra, è semplicemente: "No"

Questo momento, apparentemente banale, è diventato rapidamente iconico per la sua potenza visiva e per il contrasto tra la tensione della domanda e la freddezza della risposta del robot.

Inizialmente, lo spezzone è stato utilizzato come video reazione per remix e parodie. La scena aveva una potenzialità comica innata, soprattutto grazie all'inespressività di Sonny e alla serietà del contesto in cui avviene la conversazione. 

Gli utenti del web hanno cominciato ad adattare la scena, aggiungendo testi e sottotitoli che esaltassero la reazione apparentemente "fredda" di Sonny a situazioni diverse.

È proprio qui che il meme ha iniziato a prendere piede, trasformandosi in un vero e proprio trend che ha acquisito a mano a mano altre sfaccettature di senso.

Esempi di utilizzo: tra cringe, dissociazione e giudizio

Il successo del meme di Sonny risiede nella sua capacità di rappresentare situazioni di imbarazzo, disagio, cringe, giudizio, dissociazione, o addirittura una sottile sfumatura di potenziale violenza (detto alla romana: “mo je parto”). 

L'espressione impassibile di Sonny, unita a una situazione in cui è richiesta una reazione più emotiva o partecipativa, genera un effetto esilarante proprio per la sua totale mancanza di coinvolgimento.

Queste sono alcune delle frasi associate all’immagine del robot:

  • "La mia faccia quando invento scuse per non uscire e continuano a trovare soluzioni"

  • "Io quando apro la vaschetta del gelato e trovo dentro il prezzemolo"

  • "Quando WhatsApp mi chiede di valutare l'ultima videochiamata con la mia ragazza (mi ha appena lasciato in video)"

Cosa significa il meme del Robot

In altre parole, il significato del meme sta nell’espressione del robot di fronte a una situazione a mano a mano diversa. 

Soltanto nello sguardo di Sonny si possono leggere una serie di sfumature che variano a seconda della scena, ma che vanno dal cringe all’interdetto, da un effetto di dissociazione a un certo piglio giudicante.

Di che parla il film "Io, robot"

"Io, robot" è un film di fantascienza del 2004 diretto da Alex Proyas e ispirato all’omonima raccolta di racconti di Isaac Asimov, anche se la trama diverge molto dall'opera originale. 

Ambientato nel 2035, in un futuro dove i robot sono parte integrante della vita quotidiana e svolgono compiti per aiutare gli esseri umani, il film segue il detective Del Spooner (interpretato da Will Smith), che nutre una profonda diffidenza verso queste macchine. 

La storia si sviluppa quando un robot viene sospettato di aver ucciso un famoso scienziato, Alfred Lanning, un pioniere della robotica. Spooner, insieme alla brillante dottoressa Susan Calvin, scopre una serie di misteri che mettono in discussione le tre leggi della robotica, principi che dovrebbero rendere i robot incapaci di nuocere agli esseri umani.

Il film esplora temi classici della fantascienza, come il rapporto tra uomo e tecnologia, il libero arbitrio e la coscienza artificiale. 

Mentre Asimov utilizzava le sue storie per esaminare problemi etici e filosofici, "Io, robot" sceglie un approccio più orientato all’azione e alla tensione, arricchito da effetti speciali spettacolari che rappresentano i movimenti fluidi e l’intelligenza avanzata dei robot. 

La figura di Sonny, un robot con emozioni e un senso di identità, incarna le paure e le speranze legate alla creazione di macchine intelligenti. Il film, sebbene si distacchi dall’opera di Asimov, riesce a far riflettere su cosa significhi essere umano e sulle implicazioni di un mondo in cui l'intelligenza artificiale diventa sempre più simile a quella umana.

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