
Chi è Malika Chalhy?
Malika è una giovane ragazza di Firenze che, all’età di soli 22 anni, è stata cacciata di casa a causa del suo orientamento sessuale. Nel momento in cui Malika ha confessato i sentimenti che provava per una donna, la sua famiglia l’ha ripudiata ricoprendola di insulti e minacce. La ragazza si è ritrovata sola senza neanche avere la possibilità di recuperare i suoi effetti personali. Cade così in un vortice di disperazione, in parte rasserenata dalla presenza della sua compagna. A questo punto Malika, temendo per la sua incolumità, decide di rivolgersi alla polizia che adesso indaga per violenza privata e inosservanza degli obblighi di assistenza famigliare.Questa vicenda ha toccato il cuore di molte persone che hanno deciso di aiutare economicamente la giovane abbandonata. Cosi, sono state aperte due raccolte fondi su Gofundme: quella della cugina che ha raccolto 140 mila euro e quella aperta da Carlo Tumino che ha ottenuto circa 11.500 euro.
Malika e il mistero della gestione dei fondi donati
Le polemiche divampano a distanza dopo la pubblicazione di una foto che ritrae Malika alla guida di una Mercedes classe A nuova di zecca. La domanda sorge spontanea: la ragazza sta davvero utilizzando i soldi raccolti in beneficienza per affrontare le spese necessarie? Infatti, aveva promesso di devolvere in beneficienza i soldi raccolti in modo da combattere le discriminazioni, ma al momento c’è grande confusione sulle dichiarazioni della giovane.Infatti, la stessa prima smentisce l’acquisto della vettura, affermando essere di proprietà della famiglia della ragazza, e poi conferma l’acquisto con una spesa di 17.000 euro. Oltretutto non è ancora ben chiara quale sarà l’associazione che otterrà i soldi della beneficienza. La ragazza dopo l’intervista fatta a TPI ha dichiarato: “Ho 22 anni e volevo togliermi uno sfizio, mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto. Se ho mentito sulla macchina è perché mi hanno chiusa, messa in uno sgabuzzino. Se prima non ho detto i nomi degli enti a cui volevo donare è perché sono andata in confusione”
La Mercedes e le altre spese di Malika: si accende la polemica
Ma non finisce qui. Con i fondi raccolti Malika avrebbe effettuato altre spese, compreso l’acquisto di un bulldog da 2500 euro. Insomma, nelle ultime ore sarebbero emerse altre compere ritenute “non necessarie” da molti per ricostruire una vita felice. Una macchina, infatti, è certamente un bene fondamentale ma lo può essere anche una semplice utilitaria. Così come un animale domestico può rendere la vita più felice anche se non è di razza. Ulteriori polemiche riguardano, inoltre, le dichiarazioni della giovane sulla probabile costituzione di una fondazione con Laura Boldrini, che l’onorevole Boldrini avrebbe subito smentito: “Rispetto a quanto dichiarato nell’intervista da Roberta e Malika tengo a precisare che mai è stata discussa con me o con alcun collaboratore o alcuna collaboratrice del mio staff l’ipotesi di costruire un’associazione per le vittime di discriminazione tanto meno di una raccolta fondi. Si tratta perciò di una vera e propria fake news”Anche Carlo Tumino ha preso le distanze. L’organizzatore della seconda raccolta fondi precisa che, a differenza di quanto afferma la ragazza, quest’ultima era perfettamente a conoscenza dell’apertura della seconda raccolta di beneficienza: “Mi spiace ma ha mentito anche su questo e per quante attenuanti voglia trovarle, per difendersi ha messo in difficoltà molte persone corrette. E questo no, non va bene”. Insomma, una vicenda intricata perché stracolma di dichiarazioni poi negate e ritrattate. Che fanno nascere più di un dubbio su tutta la questione.
Stefania Ruggiu