
Oggi si celebra la Giornata internazionale dei viaggi dell’uomo nello Spazio, istituita nel 2011 dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per ricordare il 12 aprile 1961, il giorno in cui l’astronauta russo Jurij Gagarin diventò il primo essere umano a volare nell’orbita terrestre. “Il panorama è assolutamente bello e nuovo... la superficie terrestre cambia colore mentre viene illuminata dal cielo nero, dove posso vedere benissimo le stelle” sono state alcune tra le prime parole che l’astronauta ha pronunciato proprio quel 12 aprile. Ma chi era davvero questo coraggioso uomo che ha avuto l’onere e l’onore di essere il primo uomo nello Spazio?
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Jurij Gagarin: la storia del primo uomo nello Spazio
Classe 1934, Gagarin è stato a tutti gli effetti il primo uomo a volare nello Spazio, portando a termine con successo la propria missione il 12 aprile 1961 a bordo della Vostok 1. Ed è proprio a questo storico volo che Gagarin deve la sua fama.
La missione da lui portata a temine segnò una pietra miliare nella corsa allo spazio, Gagarin divenne una celebrità internazionale e ricevette numerosi riconoscimenti e medaglie, tra cui quella di Eroe dell'Unione Sovietica, la più alta onorificenza del suo paese.
Nonostante quello fu il suo unico volo spaziale, in seguito venne nominato come cosmonauta di riserva nella missione Sojuz 1, conclusasi in tragedia al momento del rientro con la morte del suo amico Vladimir Komarov. Successivamente Gagarin servì come vice direttore del Centro di addestramento cosmonauti, che in seguito prese il suo nome.
L’ex astronauta iniziò anche una carriera politica, quando, nel 1962 venne eletto membro del Soviet dell'Unione e poi nel Soviet delle Nazionalità, rispettivamente la camera bassa e la camera alta del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica.
Gagarin morì nel 1968, durante un volo di addestramento, a seguito dello schianto del MiG-15 su cui si trovava a bordo con l'istruttore di volo Vladimir Seryogin; l'incidente avvenne nei pressi della città di Kiržač.
Polemiche su Gagarin e la risposta di Samantha Cristoforetti
L’anniversario della missione compiuta da Gagarin si celebra quest’anno in un clima tutt’altro che sereno nell’Europa dell’est a causa del conflitto in Ucraina che ormai si sta protraendo da diverse settimane.
E proprio la nazionalità del primo uomo nello Spazio sta generando commenti su quanto sia giusto celebrarne le gesta. In merito è però intervenuta Samantha Cristoforetti, astronauta e aviatrice italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea, che ha affermato con forza che “Jurij Gagarin non può essere oggetto di discussione politica" perché è "un simbolo per l’umanità", ha commentato alla vigilia, il 21 aprile della sua nuova missione, come riporta Quotidiano Nazionale.