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L’asteroide che sfiorerà la terra
Come confermato dalla NASA, il 4 marzo si verificherà un evento non trascurabile per il nostro pianeta, e che si potrà addirittura guardare in streaming: l’avvicinamento di un asteroide “potenzialmente pericoloso”.L’asteroide in questione, di dimensioni superiori a 1 km, si stima che effettuerà il suo sorvolo vicino alla Terra domani, 4 marzo, visto che il corpo celeste si sta muovendo a una velocità di 43.236 chilometri orari.
La NASA ha inoltre rivelato che l’oggetto spaziale si è già avvicinato alla Terra, l’ultima volta nel 2006, superandola da una distanza di 71 lakh chilometri. Si stima che durante il suo prossimo avvicinamento, si avvicinerà ulteriormente, a poco più di 48 lakh chilometri dalla Terra.
Dunque, per poter vedere in diretta questo particolare evento, che si stima non dovrebbe ripetersi prima del 2043, il Virtual Telescope Project manderà in onda la corsa pazza di 2001 CB21 dal vivo, online, poco prima dell’orario di sorvolo, previsto per le 03:00 UTC, come riportato da Meteoweek.
Detriti spaziali colpiranno la Luna
Tra qualche ora uno dei tanti detriti presenti nello spazio si schianterà contro la superficie della Luna. Il corpo che atterrerà sul nostro satellite è un rottame di un missile che cadrà a circa 9.200 km/h il 4 marzo alle 13.26 ora italiana, riporta Money. Ma a quale missione appartiene questo frammento?Ebbene, non sembra ancora essere del tutto chiaro. E, sebbene all’inizio sembrava potesse essere uno dei componenti del missile Falcon 9 lanciato 7 anni fa dalla SpaceX di Elon Musk, successivamente ricalcolando la traiettoria, alcuni scienziati si sono accorti che non combacia.
La seconda ipotesi avanzata è in merito all’appartenenza del detrito spaziale da parte di un missile cinese che nel 2014 mise in orbita il satellite Chang’en5-T1, anche se l’agenzia spaziale cinese ha negato.
La collisione non dovrebbe essere visibile dalla Terra, in quanto si tratterebbe dell’altro lato della Luna. Sicuramente l’impatto provocherà il sollevamento di polvere e probabilmente la formazione di un cratere. Il portavoce della Nasa ha quindi spiegato come: “La ricerca del cratere d’impatto sarà impegnativa e potrebbe richiedere settimane o mesi” e potrebbe essere molto importante per la ricerca scientifica.