Imma Ferzola
Autore
Primato italiano di docce

Gli italiani sono ufficialmente i più puliti del continente. A confermarlo è l’Osservatorio Europeo dell’Igiene, secondo cui il 95% della popolazione nazionale fa almeno una doccia al giorno. Un’abitudine ben radicata nella cultura italiana, favorita dal clima mediterraneo e da una storica attenzione all’igiene personale.

Indice:

  1. Un primato tutto mediterraneo
  2. Nord Europa a rilento sull’igiene quotidiana
  3. L’eccesso di pulizia può danneggiare la pelle
  4. Consigli per una doccia sana e sostenibile

Un primato tutto mediterraneo

Con questa percentuale, l’Italia stacca nettamente gli altri Paesi europei. Subito dopo arrivano Portogallo, con valori compresi tra l’85% e il 94%, e poi Spagna e Grecia, dove le docce quotidiane riguardano tra il 75% e l’84% della popolazione.

Non è un caso che questi stessi Paesi condividano anche l’utilizzo diffuso del bidet, considerato da molti un elemento essenziale della pulizia quotidiana.

Nord Europa a rilento sull’igiene quotidiana

Nel resto del continente, la media di chi si lava ogni giorno si ferma attorno al 65%. Nei Paesi del Nord Europa, come Germania, Regno Unito e Scandinavia, il clima più rigido incide sulle abitudini igieniche.

Il freddo, infatti, riduce la necessità di lavaggi frequenti e contribuisce a rendere meno urgente la doccia quotidiana.

L’eccesso di pulizia può danneggiare la pelle

Nonostante l’orgoglio per il primato, gli esperti lanciano un avvertimento: lavarsi troppo spesso può avere conseguenze indesiderate. L’eccessiva frequenza può alterare il microbiota cutaneo, ovvero quell’insieme di batteri “buoni”, virus e funghi che proteggono naturalmente la pelle.

Quando viene compromessa questa barriera, aumentano i rischi di irritazioni, secchezza e infezioni.

La dermatologa Sasha Dhoat, intervistata da Futura Sciences, spiega che “nei climi temperati può essere sufficiente anche solo una doccia ogni due o tre giorni”, e consiglia di aumentare la frequenza solo in presenza di caldo intenso, attività fisica o situazioni lavorative che richiedono una maggiore igiene.

Consigli per una doccia sana e sostenibile

Oltre alla frequenza, anche la durata della doccia gioca un ruolo importante. Gli specialisti raccomandano di non superare i due o tre minuti, evitando temperature troppo alte che possono danneggiare la barriera lipidica della pelle. L’ideale è usare detergenti delicati, privi di parabeni, solfati o profumi troppo aggressivi.

C’è anche un aspetto ambientale da considerare: ogni doccia consuma in media circa 80 litri d’acqua. Un dato che invita a riflettere su come conciliare l’igiene personale con la sostenibilità. Lavarsi ogni giorno, quindi, non è necessariamente un problema, ma richiede attenzione alle modalità, alla durata e ai prodotti utilizzati. 

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