
Da Napoli, ai social, fino ai banchi di uno degli atenei più famosi al mondo: la creator italiana Eva Calvani, nota online come WhosthisdEVA, ha tenuto una lezione sullo slang giovanile italiano all’interno dell’Università di Harvard. "Situationships are universal e 'il malessere' is a fundamental part of italian culture", ha spiegato con ironia, conquistando immediatamento il web.
Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere il gergo napoletano e i tormentoni di TikTok approdare a Cambridge.
Indice
Come hanno reagito gli studenti alla lezione di slang italiano
Invitata a parlare agli studenti, la creator ha portato in aula uno degli 'slang' più diffusi sui social, negli ultimi anni: “il malessere mi ha ghostato”. Durante la lezione ha spiegato l’origine e il significato del termine “malessere”, scatenando curiosità e risate.
Il pubblico ha accolto la lezione con enorme entusiasmo, tanto che nei commenti al video pubblicato su TikTok si alternano reazioni divertite in italiano e in inglese.
@eva_calvani The concept of me teaching students at BC and Harvard how to say “il malessere mi ha ghostato” #malessere #situationships #perte #fyp #ghosting
original sound - WhosthisdEVA
Tra le risposte con più like ce n’è una che mette a fuoco il fenomeno: “Da un punto di vista socio-culturale è affascinante pensare che tiktok sia arrivato ad essere così intrinseco nella società da far organizzare a un'università come Harvard una lezione sullo slang italiano ad una creator”.
Una ragazza inglese aggiunge: “Grazie per avermi fatto scoprire questa parola, ho rinominato così il mio ex nei miei contatti. Per giunta lui è italiano, quindi è tutto perfetto!”.
Chi è davvero il “malessere”
Ma cosa rappresenta esattamente il “malessere” nella sua versione napoletana? Nella cultura GenZ si fa riferimento al classico ragazzo bello e tormentato, geloso, possessivo e incline a comportamenti manipolativi. Una figura da relazione tossica, sempre sul limite, che spesso viene dipinta come poco affidabile. Un mix di fascino e pericolo che, nell’immaginario collettivo, produce una particolare attrazione.
Da Napoli a TikTok
Il termine si è diffuso grazie a un trend virale su TikTok. Una popolarità alimentata anche dal successo di serie come "Mare Fuori", popolata da protagonisti giovani e dall’aria tormentata che hanno contribuito a definire l’estetica del “bello e dannato”.
Nella maggior parte dei casi, però, dietro video e meme dedicati al malessere c’è soprattutto molta ironia. Un gioco che enfatizza gli stereotipi e le dinamiche sentimentali della GenZ.
Un fenomeno nato dalla strada che, inaspettatamente, ha trovato spazio persino nelle aule di Harvard.