Carmine Zaccaro
di Carmine Zaccaro
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Festività soppresse: cosa avreste potuto fare

Una legge del 1977 ha abolito alcune festività nazionali: per molti studenti, quindi, è un’occasione mancata per restare a casa e non andare a scuola. Una festa, infatti, è pur sempre una festa.

FESTE SOPPRESSE…TUTTI A

SCUOLA

– Studenti di tutte le età è proprio il caso di rimpiangere i vecchi tempi e di invidiare almeno questa volta i vostri genitori. Prima della fine degli anni ‘70 c’erano quattro giorni in più, durante l’anno, in cui non si andava a scuola. Erano giornate di festa e momenti per approfittare di usanze fuori dal comune. Nel ‘77però è arrivata una legge a rovinare la festa. Anzi, a sopprimerla del tutto. Dando inizio alle festività soppresse, quelle cioè senza troppo divertimento.

Fonte Massimiliano Sciattella

LA

FESTA

DEI FIORI – Tra le festesoppresse c’è il Corpus domini, che non è solo una festività religiosa ma anche un evento particolare. In alcuni città italiane infatti molti si dilettano con una pratica che certamente la scuola non insegna: l’infiorata. Consiste nel fare disegni con i fiori sulle strade e soprattutto sulle vie principali. Chissà che qualcuno dei vostri genitori non nasconda un segreto e sia in realtà un abile disegnatore con i fiori.

LA

FESTA

DEI FUOCHI E DELLE TAVOLATE– Il 19 marzo era un giorno davvero speciale. Quando i vostri genitori avevano la vostra età di sicuro avranno partecipato ai falò realizzati durante questa festa e si saranno seduti alle tavolate imbandite per gustare le prelibatezze cucinate per questa occasione. Beati loro che almeno erano seduti a mangiare e non a fare i compiti in classe.

4 NOVEMBRE

ONORE ALL’ARMA – La festa delle forze armate è tra le feste soppresse dalla legge del 1977. Certo un’occasione poco goliardica, non immaginate guazzabugli o tavole imbandite e dolcetti tipici, ma una giornata dedicata a commemorare e lodare il lavoro delle forze armate del nostro Paese. La festa soppressa del 4 novembre non era certo un momento per grossi divertimenti, però un giorno lontano da scuola a studiare in maniera alternativa un po’ di storia.

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