Una legge del 1977 ha abolito alcune festività nazionali: per molti studenti, quindi, è un’occasione mancata per restare a casa e non andare a scuola. Una festa, infatti, è pur sempre una festa.
FESTE SOPPRESSE…TUTTI A
SCUOLA
– Studenti di tutte le età è proprio il caso di rimpiangere i vecchi tempi e di invidiare almeno questa volta i vostri genitori. Prima della fine degli anni ‘70 c’erano quattro giorni in più, durante l’anno, in cui non si andava a scuola. Erano giornate di festa e momenti per approfittare di usanze fuori dal comune. Nel ‘77però è arrivata una legge a rovinare la festa. Anzi, a sopprimerla del tutto. Dando inizio alle festività soppresse, quelle cioè senza troppo divertimento.LA
FESTA
DEI FIORI – Tra le festesoppresse c’è il Corpus domini, che non è solo una festività religiosa ma anche un evento particolare. In alcuni città italiane infatti molti si dilettano con una pratica che certamente la scuola non insegna: l’infiorata. Consiste nel fare disegni con i fiori sulle strade e soprattutto sulle vie principali. Chissà che qualcuno dei vostri genitori non nasconda un segreto e sia in realtà un abile disegnatore con i fiori.LA