
Edoardo Prati, il giovane tiktoker e influencer culturale, si è raccontato in una lunga intervista nel podcast "The Basement by Gianluca Gazzoli", parlando della sua esperienza scolastica.
Un racconto che suona quasi come una rivincita per chi, come lui, a scuola si sentiva un po' incompreso. Prati ha, infatti, svelato dettagli sorprendenti sul suo percorso, dalle difficoltà alle scuole medie all'amore incondizionato per il liceo classico, dimostrando che la passione, se ben coltivata, può superare ogni ostacolo.
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Le difficoltà alle scuole medie: un periodo buio
Edoardo non ha usato mezzi termini per descrivere gli anni delle scuole medie: "Ho detestato follemente le medie con tutto me stesso". Un periodo segnato da un forte senso di inadeguatezza, tanto da sentirsi "il povero della classe" a livello economico, una situazione che ha "sempre subito tanto".
Si percepiva "un po' particolare" e ha avuto la sensazione di essere messo da parte, subendo anche "cose non belle" dagli altri, pur preferendo non scendere nei dettagli.
Queste difficoltà, sommate a una situazione familiare complessa, lo hanno portato a cercare rifugio in altro: in terza media ha iniziato a fumare, desideroso di avere un vizio, un appiglio per distogliere l'attenzione nei momenti "di down".
La svolta con la professoressa di italiano
Il punto di svolta è arrivato grazie a una professoressa di italiano, che ha saputo cogliere e coltivare la sua innata passione per la lettura. "È una delle mie persone più care", ha rivelato Prati, sottolineando come ancora oggi mantenga un rapporto strettissimo con la sua ex insegnante.
Un legame che va ben oltre la didattica, trasformandosi in una vera e propria guida: "Quando ho un problema, due, tre, quattro volte al giorno, ho le mie figure di riferimento e le chiamo. L'ultima volta l'ho chiamata prima di andare a ‘Che tempo che fa’ per chiederle se aveva capito una frase che volevo dire".
L'amore per il liceo classico: una scelta controcorrente
Superato il periodo non felice delle scuole medie, contro il parere di molti, Edoardo ha scelto di iscriversi al liceo Classico. Un percorso che i docenti delle medie gli avevano sconsigliato: "A me i professori avevano detto che non ero buono a studiare, mi avevano detto di scegliere un altro percorso. Non ricordo se l'alberghiero, o comunque un professionale". Ma Edoardo ha seguito il suo istinto e non se n'è mai pentito: "Io ho amato il classico, mi sono proprio divertito".
Non era una questione di voti, ma di sete di conoscenza: "Non mi è mai importato dei voti. Mi piaceva la possibilità di scoprire cose che altrimenti non avrei scoperto e di approfondire argomenti con persone di cui stimavo le conoscenze".
Le cose che mi interessavano le studiavo, le cose che non mi piacevano no”. E il suo spirito ribelle emerge anche in questo contesto: "Ero un fumatore e durante i cambi d'ora scendevo a fumare, sfidando la vicepreside che poteva farmi la multa".