
Queste le parole pronunciate martedì dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, durante il suo intervento al congresso del sindacato Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori(CISAL), in un passaggio in cui si riferiva alla necessità di stanziare maggiori risorse per il welfare delle famiglie in modo da consentire loro di fare più figli.
A creare scalpore è stato il riferimento alla teoria della sostituzione etnica, una teoria razzista che farebbe riferimento ad una sorta di cospirazione globale per sostituire i bianchi con le persone di altre etnie.
Questa teoria, oltre ad essere propagandata dall'estrema destra internazionale, era stata già ampiamente citata anche nel nostro Paese da esponenti di Fratelli d'Italia e della Lega prima dell'attuale esperienza di governo.
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La teoria della sostituzione etnica: l'origine
Diventata uno dei cavalli di battaglia dell'estrema destra e dei suprematisti bianchi, quella che viene chiamata anche teoria della "grande sostituzione" ha delle radici abbastanza incerte. Uno dei primi libri in cui vi si trova qualche riferimento è 'Scegliete: Separati o bastardi' del senatore democratico e governatore del Missouri Theodore Bilbo. In questo libro pubblicato nel 1947 il senatore sosteneva che i bianchi, ritenuti superiori sulle altre etnie, sarebbero scomparsi nel caso della continuazione del processo di integrazione degli immigrati.A rendere popolare questa teoria cospirazionistica furono due romanzi, 'Le Camp des saints' di Jean Raspail e 'The Turner Diaries' di William Luther Pierce. Il primo, uscito nel 1973, parla di un futuro dispotico in cui l'Europa sarà invasa dal popolo indiano, ritenuto incivile e inferiore, che porterà alla fine dei popoli europei. Il secondo, pubblicato nel 1978, è ambientato negli Stati Uniti nel corso di un’ipotetica guerra civile in cui le persone di "razza bianca caucasica" rischiano di essere sterminate da persone con etnie diverse.
Due romanzi fantascientifici che però sono stati alla base del testo, uscito nel 2011, dell'accademico francese Renaud Camus ovvero 'La grande sostituzione: introduzione al rimpiazzo globale'. All'interno del suo libro Camus fa riferimento alla Francia dove a suo dire la popolazione "indigena" francese sarebbe stata sostituita dalle persone immigrate dalle ex colonie. In quest'ottica gli immigrati vengono visti come "colonizzatori" e si arriva persino a paragonare il mescolamento di etnie e culture avvenuto in Francia al genocidio degli ebrei compiuto dai nazisti.
La propaganda politica e il filo rosso che collega tra loro ben 11 anni di stragi
Appare del tutto evidente come le tesi di Camus non abbiano alcuna base scientifica ma, nonostante questo, sono state ampiamente utilizzate dai politici di estrema destra in riferimento al fenomeno migratorio. Quest'ultimi si scagliano anche contro l'omosessualità e l'aborto in quanto, riducendo le nascite, porterebbero ad una futura estinzione della "razza bianca".Appoggiata anche da vasti ambienti del cattolicesimo conservatore, la teoria della sostituzione è stata ampiamente utilizzata e propagandata dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, dall’ex candidato presidenziale francese Éric Zemmour. Nel nostro Paese riferimenti a questa teoria sono stati fatti negli anni passati dal leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che ha più volte parlato di "genocidio del popolo italiano" e dalla stessa premier Giorgia Meloni.
Tale teoria, allo stesso tempo, lega tra loro ben 11 anni di stragi di estrema destra in quanto citata dagli stessi autori come fonte di ispirazione: dalla strage di Oslo e Utøya in Norvegia del 2011, dove a perdere la vita furono 77 persone, passando per l'attentato alla sinagoga di Pittsburgh negli Stati Uniti del 2018, in cui furono uccise 11 persone, all'attentato di Christchurch in Nuova Zelanda del 2019, in cui morirono 49 persone, fino a quello di Buffalo negli Stati Uniti del maggio 2022 in cui i morti furono 10.
La teoria della sostituzione e il Piano Kalergi
Ad aggiungersi a questa teoria c'è anche quella inventata dal neonazista e negazionista austriaco Gerd Honsik denominata come "Piano Kalergi". Stando a questa teoria l'arrivo dei migranti in occidente farebbe parte di un piano segreto delle élite politiche ed economiche occidentali per importare milioni di potenziali lavoratori a basso costo, mischiarli con le "razze europee" e creare "un meticciato debole e facilmente manipolabile".Il nome del suo piano deriva da Richard Nikolaus Eijiro, conte di Coudenhove-Kalergi. Quest'ultimo è stato un filosofo aristocratico che durante gli anni Venti pubblicò un 'Manifesto Pan-Europeo' dove si proponeva la creazione degli Stati Uniti d’Europa: un superstato dove le reciproche differenze tra i vari popoli europei sarebbero state messe da parte in nome di una collaborazione multilivello. Testo che, tra le altre cose, non fa assolutamente riferimento alle migrazioni extraeuropeo visto che al suo tempo non esistevano.
Paolo Di Falco