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scuse coronavirus

La quarantena imposta dall'emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova la tenuta mentale degli italiani. Ma qualcuno, dopo un mese di permanenza forzata in casa, sta iniziando a cedere. Così prova a 'evadere', sfidando le regole.

Ma prima di farlo deve escogitare una buona scusa per tentare di farla franca quando verrà quasi sicuramente fermato, più che altro per evitare di pagare una multa salata. Una missione che, in assenza di un motivo reale, è destinata a fallire. Contribuendo solo ad arricchire il libro delle migliori 'arrampicate sugli specchi'. Un elenco che sta diventando davvero lungo, coprendo tutta la Penisola.

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Il filosofo

Una delle giustificazioni più geniali è stata sicuramente quella escogitata da un ragazzo che a Rimini, dopo essere stato beccato a passeggio per la città ai poliziotti che gli chiedevano spiegazioni ha candidamente risposto: “avevo bisogno di meditare sugli errori fatti nella mia vita”. Di fronte a cotanta filosofia difficile replicare.

I fan in pellegrinaggio

Non male neanche la scusa partorita da un gruppetto di giovani che avevano violato al quarantena perché volevano “andare a vedere la casa di Vasco Rossi”, il loro idolo. Deve essere stata una delle prime cose che gli è venuta in mente. Il posto di controllo, infatti, era posizionato alle porte di Zocca, vicino Modena, paese natale del 'Blasco'.

Quando la casa è una gabbia

Verosimile, invece, la motivazione accampata da un uomo di Galatina (Lecce) che, scoperto sulla spiaggia visibilmente agitato, ha chiesto ai Carabinieri di chiudere un occhio: “Non sopporto più mia moglie e sono venuto al mare per rilassarmi un po'”, queste le sue parole. Ma la famiglia è spesso protagonista delle scuse più assurde: ad esempio, c'è chi ha detto di trovarsi in giro "perché la moglie lo aveva buttato fuori da casa oppure chi ha sostenuto di essere stato costretto a uscire perché in casa “dovevano fare le pulizie e non mi volevano tra i piedi”.

Il piano diabolico

Più unita, ma sempre 'illegale', quella coppia che in Sardegna, per tentare di raggiungere la casa al mare per Pasqua ha studiato un piano diabolico per non dare nell'occhio: lui al volante dell'auto, lei chiusa nel bagagliaio. E pensare che, senza troppi sguardi indiscreti l'avrebbero fatta anche franca: a smascherarli la segnalazione dei vicini di casa che avevano assistito al movimento.

L'amore non vince su tutto

Tra le categorie più colpite dalla quarantena ci sono soprattutto i fidanzati. Difficile stare distanti per così tanto tempo. Così ci organizza. A Roma, un giovane sorpreso mentre stava tornando da casa della ragazza, si è giustificato dicendo che era lì da giorni, dove aveva “passato la quarantena”. C'è persino chi è andato incontro alla multa consapevolmente ma aveva un impegno indifferibile: doveva "riconquistare il cuore della ex". Niente scuse, invece, per una coppietta sarda sorpresa dalla Polizia mentre era appartata in un stradina di periferia; lo stesso è accaduto a Verona. Probabilmente, essendo troppo impegnati in effusioni amorose, in entrambi i casi non hanno fatto in tempo a pensare una scusa accettabile.

Con la scusa della spesa si tenta la fuga

Uno dei pochi momenti di svago concessi agli italiani in questo periodo è stato andare a fare la spesa. Ma qualcuno ha interpretato in modo troppo ampio l'opportunità. In un paese della provincia di Bergamo (peraltro una delle zone più a rischio) un uomo proveniente da un altro comune (cosa vietata) ha detto di trovarsi lì perché “hanno le arance più buone”. Lo stesso hanno fatto in altre regioni: c'è chi andava alla ricerca del “pane più croccante”; chi del “petto di pollo scontato”; chi era partito con la moto in cerca di “uova fresche”; chi si stava recando al supermercato ma a 25km di distanza per “non perdere i punti della tessera fedeltà in scadenza”.

Cani, gatti & co.

Un grande capitolo, uno dei più divertenti, è quello che riguarda gli animali domestici. Che in tempi di coronavirus si sono trasformati ancor di più nei migliori amici dell'uomo. Si può uscire per fargli espletare le funzioni corporali? Un ottimo spunto per far rientrare nella lista qualsiasi tipo di specie, non solo i cani. In queste settimane per le strade se n'è vista di ogni: chi portava a spasso una tartaruga, chi una pecora, chi un maiale, chi aveva messo al guinzaglio il gatto. E che dire di quel signore che, fermato con la macchina, ha detto di trovarsi lì perché doveva “portare il cane dal veterinario”. Peccato che il cane non ce l'aveva.

Ingenuità o sfacciataggine?

Una menzione speciale per gli 'sbadati', quelli che rispondono con una tale (apparente) ingenuità da suscitare una reazione a metà tra la tenerezza e la rabbia. Come quel signore di Alessandria che ha detto candidamente che stava "andando a prendere un caffè al bar", che però sono chiusi, o quello che aveva pensato di “provare il funzionamento dell'automobile” in piena notte. O, ancora, quello che stava andando “a pagare le bollette” alla posta il giorno di Pasquetta.

Perdonatemi: è più forte di me!

Infine gli 'onesti' ma, non per questo meno condannabili. Disarmante la confessione di due ragazzi di Torino, fermati all'alba mentre erano “in cerca di droga”. Un'altra scusa bizzarra, specie se detta alle Forze dell'ordine, è stata quella pronunciata da un giovane abitante nel capoluogo piemontese che ha confessato di essere “in cerca di una prostituta”. Ma c'è chi li batte: sono gli 'irriducibili' (ma sarebbe meglio dire gli irresponsabili). Come il collezionista di multe: un ingegnere di Riccione che in meno di due settimane è stato fermato ben nove volte, in ogni situazione – in auto, in bici, a piedi – senza nemmeno provare a contestare la sanzione. O come l'imprenditore di Palermo che, arrivato alla quinta multa in altrettanti giorni per essere andato in spiaggia, ha detto che continuerà a farlo: “Pagherò – ha detto – posso permettermelo”.

Scuse internazionali

Ma la fantasia delle persone non conosce confini. Tutti i popoli, anche quelli che di solito rispettano alla lettera le regole, si stanno ingegnando pur di prendere una boccata d'aria. In Inghilterra, ad esempio, padre e figlio sono stati fermati mentre andavano "a caccia di un mostro su Pokèmon Go". La stessa cosa è successa in Spagna; a un adolescente? No, a un anziano di 77 anni.
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