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Entro questa settimana saranno annunciate dal Governo le linee guida per la Fase 2, la cui partenza è prevista per il 4 maggio. Intanto il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha stipulato un contratto per la concessione gratuita dell’app Immuni di contact tracing creata dalla società Bending Spoons.

Tante le domande dei cittadini: sarà obbligatoria? Traccerà gli spostamenti? Ecco tutto quello che si sa sulle caratteristiche dell’app e come funziona il tracciamento del Coronavirus.

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Dopo le app per fare allenamento a casa, per vincere premi o per montare video, la società milanese, Bending Spoons, ha ben pensato di fornire agli italiani uno strumento tecnologico di contact tracing per fronteggiare l’emergenza sanitaria Coronavirus “esclusivamente per spirito di solidarietà e quindi al solo scopo di fornire un proprio contributo volontario”. Negli scorsi giorni il commissario straordinario Arcuri ha stipulato il contratto per la licenza aperta, gratuita e perpetua con la società. Il download dell’app potrebbe essere reso possibile con l’inizio della Fase 2, sarà gratuito e su base volontaria, ma - come scrive oggi Il Corriere della Sera - chi sceglierà di non scaricarla potrebbe avere delle limitazioni negli spostamenti, anche se per adesso non è chiaro quali potrebbero essere: sarebbe un incentivo per raggiungere quel 60% di adesioni che viene considerato la soglia minima per garantire l’efficacia del sistema. Come riportato da Agenda Digitale, l’app è conforme al modello europeo delineato dal Consorzio PEPP-PT e garantisce il rispetto dalla privacy. Il suo principio di base del tracciamento, infatti, non segue gli spostamenti GPS ma genera un semplice identificativo temporaneo che viene trasmesso e registrato dagli smartphone vicini.

Coronavirus: come funziona il tracciamento dell’app

Così come chiesto nelle linee guida della Commissione europea, l’app Immuni non utilizzerà soluzioni GPS per il tracciamento ma solo Bluetooth. Nello specifico, quando un utente la scarica, l’app assegna degli ID temporanei che comunicano con i dispositivi vicini mediante la tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy). Oltre al contact tracing, l’app servirà da diario clinico, nel quale l’utente potrà comunicare i dati relativi alla propria salute e dunque i possibili sintomi del Coronavirus. Nel momento in cui il paziente risulta essere positivo al virus, l’utente potrà scaricare su un server ministeriale gli ID dei soggetti con cui è stato in contatto nei giorni precedenti. Quest’ultimi riceveranno, poi, attraverso l’app, un avviso con un protocollo da attivare: isolamento immediato e richiesta del tampone attraverso i numeri di emergenza forniti.

Come scaricare l’app Immuni

Come già accennato, l’app sarà gratuita e non sarà obbligatoria. Il commissario Arcuri ha già espresso che sarà avviata una sperimentazione in alcune regioni pilota, sperando “in una massiccia adesione volontaria dei cittadini”. Il progetto prima di essere adottato a livello nazionale sarà anche sperimentato nelle sedi di Maranello e Modena della Ferrari, nell’ambito del progetto Back on Track. Il download potrebbe essere dunque disponibile con l’inizio della Fase 2 dal Play Store Android e dall’Apple Store per i dispositivi iOS.