
In isolamento a Dubai
Una vacanza studio è certamente un’esperienza da non perdere per i giovani di oggi. L’INPS, in collaborazione con il tour operator Accademia Britannica, ha organizzato una vacanza studio a Dubai. Moltissimi giovani, tra i quali anche dei minorenni, erano arrivati negli Emirati Arabi il 30 giugno e sarebbero dovuti rientrare il 14 luglio. Ma il COVID e le sue varianti circolano ancora tra la popolazione e colpiscono soprattutto i giovani non ancora vaccinati. Sicché 11 ragazzi sono risultati positivi, probabilmente dopo aver visitato un mercato cittadino, e così hanno iniziato una lunga quarantena che però coinvolge tutti gli altri studenti. Sono circa 200, al momento, i giovani contagiati mentre altri 100 sono risultati negativi ma comunque in isolamento.Il caso è seguito dal consolato italiano a Dubai in comunicazione costante con l’ambasciata negli Emirati. Ma il fatto ancor più problematico è che è stato annullato il viaggio di ritorno anche per i soggetti non infetti. Dunque, i giovani risultano isolati nel campus in una situazione di totale scoraggiamento. Naturalmente sono monitorati da medici e paramedici che, tra l’altro, hanno provveduto a separare i positivi dai negativi.
Dunque, al momento il problema è che anche i soggetti negativi, un centinaio circa, non possono abbandonare il paese. La situazione inizia ad essere pesante e i giovani iniziano a sentire gli effetti psicologici negativi dovuto a un isolamento in un Paese lontano e straniero. L’unica soluzione sarà quella di attendere che tutti si saranno negativizzati.
Focolaio anche a Malta, in Grecia e Spagna
Tale problema si è verificato, purtroppo, anche in altri Paesi d’Europa. A Malta circa 120 studenti italiani sono rimasti in isolamento nell’isola a seguito di una vacanza studio che ha registrato qualche contagio. I minorenni sono stati trasportati in un hotel riconvertito in COVID Hotel. Stessa situazione in Grecia, 5 ragazzi italiani dovevano rientrare nel nostro Paese il 14 Luglio ma a causa della riscontrata infezione COVID sono dovuti restare in isolamento fino a quando si accerterà la negativizzazione di tutti. Altri 15 giovani veneziani sono bloccati nell’isola greca di Ios.Il 13 luglio a Ibiza 8 ballerini italiani tra i 22 e 25 anni, alcuni di Napoli, sono stati messi in quarantena nelle rispettive stanze un hotel. Il Comitato Cura Domiciliare Covid-19, a cui i giovani si erano rivolti, aveva riferito che sono senza alcun tipo di assistenza sanitaria
I genitori, sempre più preoccupati, denunciano la mancanza di un’adeguata assistenza sanitaria. Soli e senza un familiare l’unto di riferimento la situazione risulta essere naturalmente più pesante specialmente se prendiamo in considerazione la giovane età dei ragazzi in questione. A causa di tutti questi casi, il ministero degli Esteri raccomanda l’organizzazione particolarmente prudente e attenda dei viaggi internazionali.
L’OMS lancia l’allarme perché la pandemia sussiste ancora e imperversa in tutto il continente. L’unica via sembra essere quella del vaccino in quanto le due dosi dovrebbero proteggere efficacemente dai sintomi più gravi. Insomma, non ci resta che attendere gli sviluppi di queste vicende, augurandoci che questi giovani tornino presto ad abbracciare i loro cari.
Stefania Ruggiu