
Ad est dell'Unione Europa negli ultimi giorni sono migliaia i migranti che, scortati dalle guardie di frontiera bielorusse, hanno raggiunto il confine tra la stessa Bielorussia e la Polonia, nel tentativo di oltrepassarlo con la speranza di una vita migliore nel cuore dell'Europa. Per tutta risposta tra i due paesi, dove già era presente una recinzione di filo spinato innalzata durante l'estate, la Polonia ha schierato oltre 12.000 soldati per respingere l'ondata migratoria. Entrambe le nazioni cercano di esercitare pressioni sull'Unione Europea per proprio tornaconto: da un lato il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko vuole mettere in difficoltà l'Unione facendo confluire un surplus di migranti alla frontiera con la Polonia, dall'altro il governo polacco è invece intenzionato a chiedere mitigazioni delle sanzioni ricevute precedentemente dall'UE offrendo in cambio la gestione di questa grave situazione. Ma cosa c'entra la popolare serie tv Squid game? Come si è arrivati a questa situazione? Per poter capire le posizioni di ambo le parti dobbiamo però fare un passo indietro e inquadrare la situazione politica in Bielorussia e in Polonia.
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La situazione in Bielorussia e le sanzioni europee
Iniziamo cercando di capire cosa sta succedendo in Bielorussia, paese di cui recentemente si parla molto, e dove continua dal 1994 il regime di Aleksandr Lukašenko che è attualmente giunto al suo quinto mandato. Spalleggiato dal presidente russo Vladimir Putin, in questi venticinque anni Lukašenko ha messo in piedi un regime autoritario in cui non c'è spazio per i diritti civili e politici dei cittadini. Infatti ha accentrato nella sua persona il potere esecutivo, ed è quindi in grado di emanare decreti e ordinanze con un’efficacia giuridica superiore a quella delle leggi adottate dal Parlamento, oltre ad avere vastissimo potere discrezionale nel nominare giudici e riorganizzare i tribunali.
Come potete immaginare in un Paese del genere la libertà d'espressione e d'informazione non è contemplata e, proprio a questo sono dovute le sanzioni dell'Unione Europea. Nel dettaglio i provvedimenti europei sono stati molteplici nel corso degli ultimi mesi e si riferiscono a diversi episodi accaduti nel 2020 e nel 2021. Infatti in primis l'Unione Europea non ha riconosciuto i risultati delle elezioni in Bielorussia avvenute nell'estate 2020, che hanno visto la vittoria per la quinta volta del premier Lukašenko, e anzi, l'UE le condanna in quanto non sono state né libere né regolari, considerato anche che, in seguito a queste ultime la sconfitta, Sviatlana Tsikhanouskaya, fu costretta a scappare all'estero e altre figure dell'opposizione come Maria Kolesnikova hanno trascorso 11 mesi dietro le sbarre e adesso rischiano l'ergastolo o addirittura la condanna a morte. In secondo luogo L'Unione ha condannato la violenza sproporzionata e inaccettabile perpetrata nei confronti dei manifestanti pacifici e ha dapprima intimato al governo locale di rilasciare le persone che sono state arrestate, e ha poi sanzionato diversi membri delle autorità bielorusse, tra cui il premier Lukashenko e suo figlio.
A questo si aggiunge il recente dirottamento del volo Ryanair Atene-Vilnius per arrestare il dissidente Roman Protasevic che si trovava a bordo. Le sanzioni europee, rivolte a ben 166 persone e 15 società hanno avuto un peso sull'economia nazionale considerando anche che alle compagnie aeree dei vari paesi membri è stato impedito di sorvolare lo spazio aereo bielorusso.
I migranti come strumento di pressione politica
A seguito delle sanzioni in Bielorussia negli ultimi mesi c'è stato un significativo aumento dei voli provenienti da Turchia, Afghanistan, Iraq ed Emirati Arabi Uniti. Come mai? Sembrerebbe che siano state proprio le autorità bielorusse ad illudere i migranti e a far pensare loro che l’accesso nell'Unione Europea sia a portata di mano. Arrivati a Minsk i migranti, come fossero semplici merci, sono stati condotti dalle forze militari verso il confine con la Polonia, a bordo di furgoni o a piedi e qui vengono abbandonati a sé stessi.
All'arrivo continuo di migranti iniziato a giugno la Polonia, come vedremo, ha risposto costruendo un muro ma, negli ultimi giorni la situazione si è particolarmente aggravata con il sopraggiungere contemporaneo di oltre 3.000 migranti. Secondo quanto riferisce Politico, inoltre, Bruxelles sta prendendo in considerazione la possibilità di sanzionare anche i vettori di paesi terzi che trasportando migranti “partecipano ad un sistema di tratta degli esseri umani”.
La situazione nella Polonia dei diritti negati
La situazione non è però più semplice in Polonia dove il governo polacco è oggi formato dall’alleanza tra Diritto e Giustizia, partito nazionalista ed euroscettico, Accordo, di posizione più liberale, e Polonia Solidale, un partito di estrema destra il cui leader è il ministro della Giustizia, Zbigniew Ziobro. Presidente della Repubblica è dal 2015 il conservatore Andrzej Duda riconfermato nel luglio 2020 dopo aver vinto, per la seconda volta, con stretto margine le elezioni al ballottaggio. Il governo ha quindi iniziato diverse politiche fortemente di destra estrema.
Negli ultimi due anni, come riportato dal Post, gli enti locali polacchi hanno approvato risoluzioni contro “l’ideologia LGBT”. In tutto sono stati oltre 100, tra comuni, distretti o altre suddivisioni territoriali; si parla, quindi, di circa un terzo del territorio polacco, soprattutto il sud-est, dove si trovano le aree tradizionalmente molto cattoliche, che ha iniziato a dichiararsi “zona libera dall’ideologia LGBT”.
Tuttavia, in seguito a questa presa di posizione delle comunità polacche, l'Unione Europea aveva avviato una procedura di infrazione contro la Polonia, relativa alla tutela dell’uguaglianza e dei diritti fondamentali. Dunque la Commissione Europea ha sospeso i colloqui con le regioni polacche relativamente all’erogazione dei fondi del programma React-Eu per sostenere la risposta alla crisi del coronavirus e contribuire alla ripresa socio-economica. Ottenendo come risultato che ora diverse zone in Polonia stanno rinunciando a definirsi “zona libera dall’ideologia LGBT” per poter usufruire dei circa 16milioni di euro che le dovrebbero spettare.
Inoltre nel gennaio 2021 è iniziata nel Paese una serie di manifestazioni in risposta alla sentenza della Corte costituzionale polacca, composta principalmente da giudici nominati dal partito Diritto e Giustizia, che ha rafforzato la legge contro l'aborto in Polonia rendendo illegali quasi tutti i casi di aborto. E ora, a tutto ciò, si aggiungono anche i respingimenti dei migranti alle frontiere.
I migranti come mezzo per ottenere consenso politico
In questi mesi Varsavia ha respinto l’aiuto di Bruxelles che aveva proposto di sostenere il paese tramite le agenzie Frontex ed Europol. Piuttosto che farsi aiutare nell'accoglienza ha preferito rendere il confine inaccessibile proclamando lo stato di emergenza e bloccando l’accesso ai giornalisti e alle Ong. Nonostante le pressioni europee, Varsavia ha eretto lungo il confine una recinzione di filo spinato alto 2,5 metri e con le stesse caratteristiche di quella costruita dall'Ungheria al confine con la Serbia nel 2015. Lungo i 400 km di confine ha inoltre schierato ben 900 militari accanto alle guardie di frontiera.
Attualmente il governo polacco sta di fatto cercando di utilizzare il flusso migratorio dalla Bielorussia in maniera propagandistica non solo per ottenere consenso elettorale ma anche per distogliere l’attenzione da una serie di recenti episodi, sopra elencati, che hanno attirato al governo diversi imbarazzi, fra cui le tensioni con l’Unione Europea sullo stato di diritto e le nuove manifestazioni contro la sentenza sull’aborto. Per cercare di aumentare i consensi, il governo sta attualmente utilizzando anche la tv pubblica: il quotidiano Gazeta Wyborcza ha segnalato che il principale talk show televisivo ha mandato in onda una scena della serie tv Netflix Snabba cash in cui due stranieri sparano colpi di mitragliatrice in pieno centro spacciandola come un fatto di cronaca avvenuto in Svezia e legandolo a una presunta “invasione” di migranti in Europa.
In questi giorni inoltre Krystyna Pawłowicz, una giudice della controversa Corte Costituzionale, ha scritto su Twitter rivolgendosi all'opposizione:"IN GINOCCHIO!!! SCUSATEVI CON I POLACCHI per questo ATTACCO COORDINATO con Putin e Lukashenko al CONFINE ORIENTALE DELLA REPUBBLICA POLACCA… in ginocchio, TRADITORI!".
La situazione al confine
Come pedine di questo gioco invisibile in mezzo alla propaganda politica ritroviamo i migranti, molti dei quali sono arrivati attualmente al confine Bielo-Polacco, dove non sono presenti per loro servizi sanitari e dove le temperature sono vicino allo zero, in peggioramento con l'avanzare dell'inverno. Come si vede nei video ormai virali online, queste persone sono strette tra due eserciti con le armi puntate addosso: da una parte le guardie di frontiera polacche che non si fanno scrupoli ad utilizzare gas lacrimogeni per disperderli, mentre dal lato bielorusso, alcuni agenti sparano in aria per costringerli a tentare in ogni modo di varcare il confine.
Come ha raccontato alla BBC News Shwan Kurd, un iracheno di 33 anni che si trova alla frontiera: "Né la Bielorussia né la Polonia ci stanno accogliendo: non ci lasciano dormire e siamo affamati, qui non ci sono né acqua né cibo. Ci sono bambini piccoli, anziani e famiglie".
La situazione è davvero drammatica: nella giornata di ieri per esempio ci sono stati sul lato bielorusso cinque assalti di migranti costretti a tagliare il reticolato dalle percosse di persone incappucciate. Subito dopo 50 persone sono state arrestate sul lato polacco e, la situazione potrebbe peggiorare: oggi Varsavia celebra l'anniversario della sua Indipendenza e sul confine polacco si prevede la presenza di gruppi naziskin.
Lo Squid Game europeo
In tutta questa paradossale situazione va osservato come delle persone con l'unica speranza di una vita migliore siano state ridotte a semplice pedine di un gioco politico, a semplici merci da portare da un confine all'altro. In mezzo a tutte quelle migliaia di persone ci sono anche bambini che si trovano in balia della crudeltà umana.
Questo assurdo gioco politico è stato paragonato da qualcuno alla popolare serie televisiva Squid Game dove i vari concorrenti sono delle singole matricole che muoiono nell'indifferenza generale. La stessa identica situazione sta avvenendo al confine dove, tra freddo e mancanza di cibo, sono stati già diversi i morti nell'indifferenza dei due Stati i morti per ipotermia.
La reazione dell'Unione Europea
In tutto questo l'Unione Europea sta accelerando sull'approvazione di nuove sanzioni economiche contro almeno 29 esponenti del regime di Lukashenko e le compagnie aeree di cui venga provato il coinvolgimento nel traffico di migranti irregolari dal Medio Oriente come la bielorussa Belavia o la Turkish Airlines. Sanzioni che, come annunciato dalla presidente della Commissione Ursula Von Der Leyen, potrebbero anche essere concordate con gli Usa.
Intanto sulla questione è intervenuto anche Papa Francesco che, durante l'udienza generale, ha sottolineato come:"Oggi il mondo e la Polonia hanno bisogno di uomini dal cuore grande, che servono con umiltà e amore, che benedicono e non maledicono, che conquistano la terra con la benedizione".
Paolo Di Falco