
Martedì, a Milano, è successo qualcosa. Qualcosa che ha dell’incredibile.
Una donna, che ha scelto di rimanere anonima, ha acquistato tutti i libri esposti nella vetrina di “Punta alla luna”, una libreria dedicata ai ragazzi in corso Lodi.
Ma c’è di più, l’acquirente misteriosa non porterà a casa nessuno di quei libri.
La ragione è semplice: tutti i titoli sono destinati alle biblioteche scolastiche del quartiere.
Un’azione generosa che si inserisce nella cornice dell’iniziativa “Svuota la vetrina”, un movimento spontaneo nato a Milano e che ora si sta estendendo in tutta Italia.Indice
La cliente che ha comprato 155 libri
La donna è entrata nella libreria per ragazzi, che ha aperto da pochi mesi in zona Corvetto, a Milano.
La vetrina non era allestita in maniera casuale: presentava albi e libri per l’iniziativa “Io leggo perché”, un progetto che invita chi acquista un libro a donarlo per le biblioteche scolastiche.
La cliente, che ha chiesto di rimanere anonima, ha portato questo gesto a un livello superiore, comprando ben 155 libri per regalarli tutti, un contributo immenso per arricchire le scuole della zona.
I librai, toccati da tanta generosità, hanno scritto sui social: “La bellezza c’è, esiste, e deve sempre essere messa in circolo”.
Il movimento “Svuota la vetrina”
Questo incredibile atto di generosità non è isolato, ma è parte di un movimento spontaneo che si sta espandendo a macchia d’olio in tutta Italia.
Il movimento, chiamato “Svuota la vetrina”, è nato proprio a Milano a settembre, quando un altro acquirente misterioso ha acquistato libri per un valore di 10mila euro nella storica libreria Hoepli.
Da allora, l'iniziativa ha ispirato altre persone a fare lo stesso in diverse librerie italiane, dalle città come Milano (libreria I Baffi, l’Antifone, Alaska e Libri sotto casa), Bologna (libreria Baak), Bari (Laterza), Prato (libreria Gori), fino a piccole realtà locali come Cantù (iBooks) e Pomigliano d’Arco (Wojtek).
Con la libreria “Punta alla luna”, il conteggio è arrivato addirittura a 11.
Valorizzare le librerie indipendenti
Dietro questo movimento c’è una missione più grande: valorizzare le librerie indipendenti, spesso piccole realtà di quartiere, che resistono nonostante le difficoltà.
La speranza dei librai è che altri seguano l’esempio, permettendo a nuove vetrine di librerie di essere svuotate e ai libri di essere donati a chi ne ha bisogno. Secondo le anticipazioni di Daniela Nicolò, la promotrice del movimento dopo il primo caso alla Hoepli, già si sta pianificando un nuovo evento: “A breve ne sarà svuotata un’altra, nel Verbano”.