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Giorgio Armani

C’è un nome che evoca subito eleganza, stile inconfondibile e successo planetario, ed è quello di Giorgio Armani. Il "Re" della moda, così come veniva chiamato, nonché ambasciatore del Made in Italy nel mondo, è scomparso il 4 settembre a 91 anni, a seguito di una lunga malattia.

Un personaggio unico, uno degli stilisti più influenti di sempre, che ha saputo creare un impero partendo da un percorso di studi molto diverso da quello che ci si aspetterebbe da un genio dello stile. 

Sì, perché Giorgio Armani non ha studiato moda, ma ha frequentato l'università con l'obiettivo di diventare un medico. Una curiosità che rende ancora più affascinante la sua vita, dimostrando che il talento e la passione non hanno bisogno di percorsi prestabiliti per emergere.

Indice

  1. La facoltà di Medicina e l'abbandono
  2. La laurea honoris causa per la carriera
  3. Un messaggio per gli studenti

La facoltà di Medicina e l'abbandono

La sua storia comincia a Piacenza, città in cui è nato l’11 luglio 1934, ma il successo Giorgio Armani lo raggiungerà a Milano, dove si trasferisce nel 1949. Qui decide di proseguire gli studi e si iscrive alla facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano.

Ebbene sì, prima di vetrine, tessuti e abiti, Armani si immaginava in un camice bianco, ma il destino per lui aveva altri piani. Dopo appena tre anni di università, però, il giovane Giorgio abbandona gli studi per il servizio militare. Al suo rientro, non tornerà più sui libri, ma inizierà a esplorare il mondo che presto sarebbe diventato il suo regno.

Inizia a lavorare come vetrinista e commesso alla Rinascente fino al 1965 e, in seguito, trova la prima grande opportunità. Viene assunto da Nino Cerruti per ridisegnare la moda del marchio Hitman. Segnando il punto di partenza di una carriera di successo, che lo ha portato a diventare uno degli stilisti più famosi al mondo.

La laurea honoris causa per la carriera

Anche se non si è mai laureato, gli anni di carriera e il suo immenso contributo al mondo della moda gli sono valsi comunque un importantissimo riconoscimento accademico: una laurea honoris causa in Global Business Management.

Il premio gli è stato conferito l'11 maggio 2023 dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, la sua città natale. La preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, Anna Maria Fellegara, ha motivato il riconoscimento in questo modo: "La dimensione internazionale del marchio, per l’approccio olistico alla sostenibilità, per la ricerca incessante di miglioramento e per la consapevolezza della centralità dell’impresa nella creazione di valore condiviso".

Un attestato che ha profondamente toccato lo stilista, che ritirando il premio ha dichiarato: “Ci sono due cose che mi portano qui con grande emozione: ricevere ciò che mi avete voluto riconoscere e rivedere Piacenza, la mia città, un luogo magico che mi affascinava da bambino”.

Un messaggio per gli studenti

Proprio in quell'occasione, "Re Giorgio" ha voluto rivolgere alcune parole speciali agli studenti presenti in sala. Condividendo un messaggio semplice ma potente, una vera lezione di vita che resterà come sua eredità: “Il lavoro vero porta lontano”.

Parlando della sua storia e delle difficoltà incontrate, ha voluto ribadire l'importanza di non arrendersi: “Molti pensavano che non ce l’avrei fatta”, riferendosi alla scomparsa del socio (e compagno) Sergio Galeotti.

Concludendo con un altro saggio consiglio, fondamentale per chiunque voglia avere successo nella vita e nel lavoro: “Ascolto sempre il parere degli altri. Ma poi sono io che prendo le decisioni“.

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