
Oggi molte carriere “sicure” stanno scomparendo, sostituite dall’automazione, dall’intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione dei processi.
Mansioni ritenute indispensabili fino a pochi anni fa vengono progressivamente sostituite da sistemi tecnologici più veloci ed efficienti. Tra le professioni "sicure", a rischio, ce ne sono alcune inimmagginabili come cassieri, postini, e addirittura tassisti e ristoratori.
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Cosa sta trasformando il mondo del lavoro?
Le nuove tecnologie stanno incidendo in modo profondo sull’organizzazione del lavoro. Secondo le analisi riportate da Indeed, l’elenco dei lavori destinati a ridursi nei prossimi anni è già molto esteso.
Allo stesso tempo, la scomparsa di alcune figure viene bilanciata dalla nascita di nuove professioni, legate soprattutto al digitale e alla gestione dei dati.
Quando i lavori “stabili” erano altri
Uno sguardo al passato mostra come il concetto di lavoro sicuro sia sempre stato legato al contesto storico. In epoche prive di elettricità o tecnologia digitale esistevano mestieri oggi quasi impensabili: persone incaricate di svegliare i lavoratori bussando alle finestre o addetti all’accensione manuale delle lanterne cittadine.
Il progresso ha sempre un impatto sulle figure richieste, sulle competenze spendibili e soprattutto su quelle necessarie. Senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare a figure come il casellante autostradale progressivamente sostituito, o all’agente di viaggio tradizionale, che ha perso la sua centralità.
Il mercato del lavoro verso il 2030
Secondo il World Economic Forum, entro il 2030 il mercato del lavoro subirà una riorganizzazione profonda. Milioni di posti saranno eliminati e altri nasceranno in settori completamente nuovi. Robotica, intelligenza artificiale e big data stanno già ridefinendo le competenze richieste, imponendo a lavoratori e imprese un adattamento rapido e continuo.
Quali sono le carriere 'sicure', a rischio nell’era digitale
La digitalizzazione, accelerata anche dalla pandemia, ha rafforzato una tendenza già in atto. L’intelligenza artificiale, basata su velocità, convenienza e processi standardizzati, sta progressivamente sostituendo il lavoro umano in diversi ambiti.
- Cassieri: le casse automatiche e il self check-out stanno riducendo la presenza dei cassieri, soprattutto nella grande distribuzione.
- Postini: la diffusione della posta elettronica e delle comunicazioni online ha ridotto drasticamente l’invio di lettere cartacee.
- Tassisti e autisti: veicoli autonomi e piattaforme di sharing stanno trasformando il settore dei trasporti.
- Operatori turistici: prenotare viaggi oggi è alla portata di tutti grazie alle piattaforme online.
- Assistenza clienti e televendite: chatbot e assistenti vocali stanno cambiando il customer care.
- Ristorazione: anche la ristorazione inizia a sperimentare soluzioni automatizzate. Esistono già locali in cui robot cucinano e servono.
- Pescatori: pesca intensiva, cambiamento climatico e regolamentazioni sempre più stringenti stanno mettendo in difficoltà il settore.
- Contadini: robot agricoli, sensori e macchinari intelligenti stanno assumendo compiti tradizionalmente svolti dall’uomo.
- Operai tessili: le macchine producono in modo rapido e preciso.
- Consulenti finanziari: fintech e robo-advisor offrono consulenze basate su algoritmi e dati in tempo reale.
Il panorama occupazionale sta cambiando rapidamente e con esso l’idea stessa di carriera “sicura”, sempre più legata alla capacità di adattarsi all’evoluzione tecnologica.