
Interessante quanto emerge dal report stilato dal Sole24Ore sulla qualità di vita dei giovani tra i 18 e i 35 anni in Italia. Il ritratto che la testata traccia dei giovani italiani e della loro vita ha tenuto conto di 12 indicatori che fanno parte in primo piano della loro vita.
E' stato preso in considerazione ad esempio il tasso di disoccupazione giovanile nelle singole città ma anche il valore dell'imprenditorialità giovanile. E ancora, il numero di coloro che ogni anno decidono di abbandonare la città di origine per costruirsi una vita altrove, a volte anche all'estero; l'eta media delle donne al momento del parto e l'età in cui ci si sposa ( e “se” ci si sposa). La fotografia che ne esce fuori lascia presagire uno scenario demotivante per i giovani, basti pensare che Roma, la Capitale d'Italia, è più attrattiva per un pensionato over 65 che per un ragazzo di età compresa tra i 18 e i 35 anni.-
Leggi anche:
- Bonus per i giovani, ecco tutti quelli previsti per il 2022
- 10 consigli per mantenere una media alta all'Università
- Gli Alberi di Natale più belli del mondo 2021
La classifica: Ravenna ideale per i giovani, male Roma e Napoli
In generale, secondo l'indagine del Sole24Ore, la città migliore per la qualità di vita dei giovani è senza Ravenna. Ma non solo, la città è infatti seguita al secondo e terzo posto rispettivamente da Ferrara e Forlì-Cesena; cosa significa questo? Che dalla classifica possiamo anche intuire quale sia la regione migliore per i giovani: l'Emilia-Romagna. Mentre al quarto e quinto posto troviamo due città del nord-Italia: Vercelli e Piacenza. Molto male invece alcune Città Metropolitane; Napoli si piazza infatti quintultima in classifica, ma Roma, riesce addirittura a fare peggio classificandosi come penultima, quasi alla pari del Sud Sardegna, e preceduta da Barletta e Potenza.
Al nord laureati, e al sud disoccupati
Un trend che non sembra invertire la rotta è quello del rapporto tra lauree e occupazione giovanile. Nei soggetti di età compresa tra i 25 e 29 anni, Trieste sembra essere la città con più laureati, seguita da Bologna e Milano e poi da Firenze e Roma. Una situazione che riflette anche l'ambito lavorativo: infatti laddove ci sono meno laureati, e cioè al sud, c'è più disoccupazione giovanile. Ed è a Crotone che si registra il più alto tasso di disoccupazione giovanile, con Agrigento e Siracusa a seguire.
Ma i giovani fuggono anche dal nord
Nonostante questo, è al nord che si registra il più alto numero di migrazioni italiane, con la città ligure di Imperia a fare da apri fila. Ma anche da Parma e Bologna i giovani scappano, nonostante ci siano più possibilità lavorative; anche se va detto: probabilmente lo spostamento è diretto verso l'estero e non in un'altra regione italiana. Mentre nonostante le difficoltà riscontrate, i giovani del sud sono più restii a lasciare il “nido”, infatti in Calabria, tra Crotone, Caltanissetta e Vibo Valentia si registra il più basso tasso di migrazioni giovanili.
Affitti alle stelle: Roma e Venezia per sultani
I giovani devono fare i conti da sempre con contratti sottopagati e molto spesso precari; motivo per cui difficilmente godono di una solidità economica tale da permettersi una casa o un appartamento. Nel migliore dei casi la sistemazione più gettonata tra i giovani è sicuramente la soluzione dell'affitto. Tuttavia, in molte città d'arte, i prezzi sono esorbitanti e le possibilità ridotte; è il caso di Roma che si classifica prima tra le città con gli affitti più dispendiosi, seguita a ruota da Venezia e da Firenze in terza posizione. Mentre la città con gli affitti più “umani” è Rieti, nell'entroterra laziale.